mercoledì 16 aprile 2008

Verona


Oggi l'intera giornata è stata dedicata alla visita di istruzione a Verona, con la classe 2^ L

Dopo tanti giorni di pioggia per un giorno è stata tregua, anche se il sole ha impiegato un po' di ore ad alzare la temperatura.

Rispetto ad un mese fa attorno all'autostrada era il verde intenso del frumento a predominare, acceso dalle gocce di pioggia ancora non evaporate, interrotto qua e là dal giallo vivace dell'erba medica. Sotto i filari in risveglio i soffioni già pronti a sparpagliare i loro semi o le ultime pozze.

A intervalli la voce femminile del navigatore satellitare inviava indicazioni di viaggio, sempre disattese dall'autista (il suo commento più frequente: sarò libero di scegliere la strada che voglio io?) che ci ha condotto così tra serpenti di auto incolonnate all'appuntamento con la guida solo con mezz'ora di ritardo.

Siamo stati molto fortunati ad avere per guida una ragazza molto diponibile e sempre sorridente, che ci ha illustrato i vari angoli della città con grande competenza, toccando diversi ambiti storico-artistico-letterali, fornendoci una miriade di notizie con riferimenti alla Callas, a Salgari, a Gothe, a Hegel purtroppo incomprensibili per tanti alunni (non è colpa loro, sono ancora tanto piccoli e hanno tutta la vita davanti per imparare).
Certo, aprissero gli occhi un poco di più nel guardarsi attorno, si lasciassero trascinare da quello che li sfiora, cogliessero le sfumature dei colori della natura osservandola davvero il loro compito sarebbe facilitato.

Tra i diversi monumenti, ognuno caratterizzato da tanti aneddoti che prima o poi racconterò, ho fatto inserire anche la visita ai giardini Giusti.
Giornata ideale per rimanere estasiati, soprattutto nella zona delle grotte e del bosco che ho preferito.
Ci si sarebbe dovuti fermare più a lungo per immergersi in quel clima fatato e respirare all'unisono con la grande maschera posta nella zona centrale, circondati dai profumi dei bossi e dei cipressi.
Ma erano quasi le tredici e la mente degli alunni ondeggiava tra il pensiero del cibo e la ricerca di un bagno.
Dovrei ritenermi soddisfatta perchè almeno hanno riconosciuta la ginko biloba, probabilmente senza aver notato che Verona ne era piena, addirittura usata per bordare i viali.
Avranno notato lo smeraldo dell'Adige, le alghe quasi affioranti in attesa di una fioritura tropicale come la guida ci ha detto esser successo l'anno passato? Avranno scoperto le ammoniti sparse ovunque o ricorderanno solo quella sui gradini della basilica di san Zeno?
Avranno chiuso per un attimo gli occhi nell'arena ad immaginare con una proiezione nel passato quanto ci veniva raccontato?
Oltre ad osservare le pareti rivestite dalle terre veronesi avranno alzato un poco di più gli occhi a guardare il cielo?

Nel pomeriggio sembravano più vittime trascinate al macello che una vivace classe di seconda liceo.

Ogni muretto, ogni sporgenza poteva diventare un comodo sedile; le energie residue lasciate in disparte per il viaggio di ritorno.

Nel complesso è stata una giornata dal bilancio molto positivo, una visita molto istruttiva, soprattutto per le insegnanti.

Sarebbe gradevole sentire anche il parere degli alunni

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