lunedì 21 aprile 2008

Funerale


Oggi il funerale di mia zia.

Zia materna: vista quindici giorni fa perchè già stava malissimo; vista tre-quattro volte negli ultimi vent'anni, ai funerali degli altri zii.

Visi di zie invecchiate e piene di acciacchi

Visi di cugini che bambini trovi già vecchi, che incontrando in altre occasioni non avrei nemmeno riconosciuto.

Disfacimento di legami familiari partiti già blandi.

Versione a senso unico di rancori di mezzo secolo fa: mia mamma traviata da mio papà che inizia da fidanzata a fumare, pranzo di nozze saltato a causa di un lutto nella famiglia di mio papà...

Maschilismo feroce anche nei rapporti tra parenti: perchè so tutto dei familiari di papà e quasi nulla di quelli di mamma?

I familiari della moglie come di serie B anche adesso come nel medioevo.

Genetica completamente disattesa: è tramontato ormai il tempo degli animaculisti.

C'è anche la mia responsabilità in tutto questo.

Grigie le rocce incombenti espiranti vapori grigi, grigio il cielo che bagna grigi muri scrostati, di piombo brillante il lago che a tratti si scorge, immoto spettatore di una lenta processione scandita da preghiere appena mormorate.

Una vita spesa per altri che l'hanno preceduta (mia zia era suora e infermiera).

Si è consumata senza che ne cogliessi mai un pensiero.

Ogni volta che dell'altro perdiamo i pensieri, perdiamo qualcosa; dal labirinto dei nostri è più difficile vedere la luce.

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