venerdì 11 aprile 2008

Supplenza


Supplenza = supplizio.

Se poi la supplenza non è in una tua classe, ancor peggio.

Se è anche in una quinta, ove si sa, gli studenti sono già persone mature e arrivate, piene di se stesse con il mondo ai loro piedi, si scende nei gironi dell'inferno.

Se poi le quinte sono due ma solo nella componente maschile perchè manca l'insegnante di educazione fisica, allora tanto vale salire sulla catasta di legno e darsi fuoco da soli.

Certo, esiste una ricetta per scampare a tutto questo, e cioè lasciar fare agli studenti quanto più desiderano, possibilmente disturbandoli il meno possibile, così che l'ora trascorra tranquilla per loro e per te.

Probabilmente non mi sono mai piaciute le cose facili e a costo di farmi insultare apertamente, come tra l'altro succede, se devo andare in una classe, ci vado per fare lezione, articolata come desidera l'utenza, ma sempre lezione, non un lavoro da balia-sorvegliante.

"Te le vai proprio a cercare" - commento dei figli - "poi però non venire a lamentarti".

Così anche stamane, tra mugugni e aperte ostilità, la lezione si è comunque svolta.

Utilissima anche per l'insegnante, perchè gli alunni tuoi non ti rispondono mai in tutta schiettezza, sono piuttosto restii a manifestarti quello che pensano, mentre con gli altri ciò non succede.

Il dibattito, su richiesta di alcuni, ha riguardato l'etica nella ricerca e nelle sue applicazioni.

Interessante segnalare quanto è emerso, a mio avviso anche un poco sconcertante.

Sulle questioni etiche le decisioni devono essere prese da apposite commissioni di persone preparate: chiamare il "popolino ignorante" (definizione letterale dello studente !!!) a decidere attraverso un referendum è sicuramente sbagliato, perchè la gente è male informata dai mezzi di comunicazione. La colpa è di chi li dirige, perchè si sa (!!!) che i programmi informativi hanno un indice di ascolto molto elevato, solo che non vengono trasmessi. Quando però hanno fatto il referendum sull'uso del nucleare in Italia hanno fatto bene, perchè la gente ha votato esattamente quello che era giusto (mi sorge il dubbio che abbiano imparato che giusto sia sinonimo di quanto hanno in testa loro). La scuola poi è la massima responsabile di tutti i mali perchè non insegna a leggere la realtà (la scuola come entità astratta non esiste, la scuola sono gli insegnanti e gli alunni e io non farei di tutte le erbe un fascio).

Il dibattito non ha coinvolto tutti gli studenti, magari le posizioni di altri che non si sono espressi sono diverse, però come assaggio di opinioni mi è bastato.

1 commento:

Anonimo ha detto...

mi ripeto di vocazione all' insegnamento all'educare al tirare fuori anche da un'ora di supplenza qualcosina di buono....altrimenti avrebbe risolto con un'ora di puro baby sitteraggio...perhè si sà le quinte non sono poi così adulte come si potrebbe sperare...