lunedì 28 aprile 2008

Estrazione DNA


Per concludere lo studio sulla struttura del Dna, stamattina con la classe terza siamo scesi in laboratorio.

Esperienza programmata: estrazione Dna da una banana.

La scuola aveva comperato l'anno scorso tutto il kit necessario, fornito da ditta illustre con costo piuttosto consistente.

Quando è stato il nostro turno il materiale era già tutto finito da tempo e quindi si è dovuta cercare una procedura molto più casalinga.

Procedura.

Materiale necessario: banana, sacchetto di plastica, beker, imbuto, carta da filtro, vaschetta con acqua e ghiaccio, acqua distillata, shampo, sale da cucina, provetta con tappo, etanolo 95% a - 18°C.

Protocollo: si prelevino 20 mL di una soluzione ottenuta con 100mL di shampo, 15 g di sale e acqua fino a 1 L e si mescolino con una rotella di 3 cm di spessore di banana, in un sacchetto chiuso in maniera ermetica. Si schiacci la banana fino a ridurla in poltiglia raffreddando ad intervalli nell'acqua ghiacciata. Filtrare e mettere 3 mL di filtrato in una provetta nella quale aggiungere l'alcool freddo.

Si vedranno comparire i filamenti di Dna.

Essendo la classe cavia della nuova procedura, la nostra assistente di laboratorio ha voluto seguire il tutto in prima persona: di fatto gli studenti hanno solo schiacciato la banana.

Inevitabile subentrasse una certa noia, inevitabile che gli studenti si mettessero a chiacchierare tra loro.

Ciò non significa giustificabile.

Inoltre osservavano i filamenti con molto scetticismo: bene credere alle procedure ma che quelli fossero proprio filamenti di Dna in effetti richiede quasi un atto di fede.

C'è chi ha proposto l'osservazione al microscopio nella speranza di vedere forse la doppia elica, chi voleva fare ulteriori indagini chimiche, almeno con l'indicatore di pH per verificare l'acidità della molecola ottenuta.

Tutti in pratica poco soddisfatti dell'esperienza anche se prontissimi a rifarla perchè ciò comporta un'ora in meno di lezione.

Leggiamolo in modo costruttivo: tutti poco soddisfatti perchè li ho preparati troppo bene (come al solito i complimenti me li devo fare da sola)

1 commento:

Paola D. ha detto...

I complimenti te li faccio anche io perchè quando si cerca di fare del proprio meglio, anche se gli alunni sulle prime sembrano scettici,è sempre uno stimolo a porsi nuovi problemi e a darsi risposte.
Ciao.