martedì 29 aprile 2008

Monte Barro



Ultima uscita dell'anno: visita al Monte Barro.

Le previsioni del tempo da catastrofiche per un'escursione si sono in parte mitigate, anche se stamattina si è dovuti partire con l'ombrello.

Ritrovo al piazzale dello stadio alle 7.30 e già un coro di critiche :"quei pantaloni non vanno bene, ti si inzupperanno d'acqua e resterai bagnata tutto il giorno","perchè non hai messo la giacca a vento? avrai solo freddo", "si è mai vista una che va in montagna con la camicia? dovevi mettere una maglietta di cotone con un maglione molto più pesante", "già che c'eri perchè non hai messo le scarpe con i tacchi?"

Per fortuna il traffico era ancora modesto e quindi di lì a poco i miei accompagnatori mi hanno salutato.

Arrivati a Galbiate ci è stata presentata tutta l'attività del centro flora autoctona della regione Lombardia che ha sede in una porzione della villa Bertarelli.

Abbiamo visto come nei laboratori cerchino di far germogliare le diverse specie di orchidee da distribuire poi sul Monte Barro, la banca di germoplasma, le serre di allevamento.

Era importante che i ragazzi capissero l'importanza della biodiversità e della sua conservazione.

Era bellissimo il giardino della villa con vista sul lago.

Avranno colto? Dubito

E' poi iniziata la salita lungo il Monte, per fortuna senza la pioggia a farci compagnia.

Miseranda la mia ascesa: devo avere una componente di masochismo molto elevato per sottopormi a certe imprese.

A intervalli regolari il gruppo si fermava ad aspettarmi e nonostante ciò quando sono arrivata all'Eremo già stavano mangiando tutti.

Che fretta avessero poi di salire senza neanche soffermarsi ad osservare la biodiversità di cui avevamo sentito parlare, senza cogliere la poesia del paesaggio sottostante, senza nemmeno notare le orchidee spontanee, resta senza risposta.

Al rientro poi il giudizio è stato abbastanza critico: la guida non era coinvolgente e la giornata è risultata nel complesso noiosa.

Bene: la sovraesposizione alla botanica, vedi visita ai giardini Giusti o all'orto botanico, ha ottenuto come risultato una viscerale antipatia nei confronti del mondo naturale.

Proprio un risultato del quale andare fieri.

Eppure a me la giornata è piaciuta lo stesso, ma poichè la mia attività non ha me come obiettivo di soddisfazione, valuterò bene l'opportunità di ripetere l'esperienza.

1 commento:

Paola D. ha detto...

Cara amica non ti scoraggiare: sapessi quanti momenti simili al tuo mi sono capitati.
Il racconto tutto sommato è divertente.