venerdì 30 ottobre 2009

Decadimenti









Antefatto
Incontro una collega di scienze:
"Ma tu come spieghi la forza debole? perchè sono sicura che mi faranno domande"
"Non si accontentano di sapere che entra in gioco nei decadimenti radioattivi?"
"No, non si accontentano"
" Allora chiedo e poi ti faccio sapere ulteriori dettagli"

A tavola, con mio figlio (e il rischio che si blocchi la digestione):
" Se tu dovessi spiegare in termini estremamente semplici in che consiste la forza debole, cosa diresti?"
" In pratica è una finzione matematica, come tutta la fisica"
" Risposta forse vicino alla realtà ma non valida. Già di mio a smantellare la scienza sono sufficientemente brava. Mi serve una risposta appagante"
"Alcune particelle cambiano e non possono cambiare se non c'è una forza che provochi il cambiamento. (Ok?)
Prendiamo per esempio cosa succede nel decadimento beta meno: dal nucleo vengono emessi un elettrone e un antineutrino elettronico (OK?..va bene che la mia espressione è catatonica ma tutti questi ok mi innervosiscono).
Questi provengono dalla trasformazione di un quark down in un quark up.
La forza responsabile di questa trasformazione è stata chiamata interazione debole (anche se è 10 alla 25 volte maggiore di quella di gravità).
Certo che se invece di voler a tutti i costi visualizzare presentassi le equazioni matematiche la spiegazione sarebbe più semplice, chiara e lineare"

"Immagino!!!"

martedì 27 ottobre 2009

Neuroscienze e apprendimento


Animata da tanta buona volontà decido di partecipare al minicorso (due pomeriggi per un totale di quattro ore) organizzato in collaborazione con il liceo Falcone.

Senza satellitare, senza consultare nessuna mappa parto con indicazioni vaghe circa la localizzazione della scuola e dopo aver girovagato per l'intero quartiere arrivo (trovare un liceo non dovrebbe essere difficile ma riesco a complicare anche le faccende più semplici)

Lezione in un'aula magna gelata


Proiezione di diapositive troppo piene di parole


I riferimenti al funzionamento del sistema nervoso, alla struttura di un neurone, alle funzioni della glia, all'influsso di alcuni alimenti sulla memoria, al ruolo svolto alla mielina e dai neurotrasmettitori mi inducono a sperare che la nostra relatrice sia esperta in altre discipline.


Le risposte sugli stili di apprendimento alle domande dei presenti sono così generiche che sollevano altre perplessità


Rimando il giudizio finale alla conclusione del corso, settimana prossima

domenica 25 ottobre 2009

Rimbaud


Ma faim, Anne, Anne,
Fuis sur ton âne.

Si j'ai du goût, ce n'est guères
Que pour la terre et les pierres.
Dinn ! dinn ! dinn ! dinn ! je pais l'air,
Le roc, les Terres, le fer.

Tournez, les faims ! paissez, faims,
Le pré des sons !
Puis l'humble et vibrant venin
Des liserons ;

Les cailloux qu'un pauvre brise,
Les vieilles pierres d'églises,
Les galets, fils des déluges,
Pains couchés aux vallées grises !

Mes faims, c'est les bouts d'air noir ;
L'azur sonneur ;
- C'est l'estomac qui me tire,
C'est le malheur.

Sur terre ont paru les feuilles :
Je vais aux chairs de fruit blettes.
Au sein du sillon je cueille
La doucette et la violette.

Ma faim, Anne, Anne !
Fuis sur ton âne.





sabato 24 ottobre 2009

Recitativo




Uomini senza fallo, semidei
che vivete in castelli inargentati
che di gloria toccaste gli apogei
noi che invochiam pietà siamo i drogati.

Dell'inumano varcando il confine
conoscemmo anzitempo la carogna
che ad ogni ambito sogno mette fine:
che la pietà non vi sia di vergogna.

Banchieri, pizzicagnoli, notai,
coi ventri obesi e le mani sudate
coi cuori a forma di salvadanai
noi che invochiam pietà fummo traviate.

Navigammo su fragili vascelli
per affrontar del mondo la burrasca
ed avevamo gli occhi troppo belli:
che la pietà non vi rimanga in tasca.

Giudici eletti, uomini di legge
noi che danziam nei vostri sogni ancora
siamo l'umano desolato gregge
di chi morì con il nodo alla gola.

Quanti innocenti all'orrenda agonia
votaste decidendone la sorte
e quanto giusta pensate che sia
una sentenza che decreta morte?

Uomini cui pietà non convien sempre
male accettando il destino comune,
andate, nelle sere di novembre,
a spiar delle stelle al fioco lume,
la morte e il vento, in mezzo ai camposanti,
muover le tombe e metterle vicine
come fossero tessere giganti
di un domino che non avrà mai fine.

Uomini, poiché all'ultimo minuto
non vi assalga il rimorso ormai tardivo
per non aver pietà giammai avuto
e non diventi rantolo il respiro:
sappiate che la morte vi sorveglia
gioir nei prati o fra i muri di calce,
come crescere il gran guarda il villano
finché non sia maturo per la falce.

venerdì 23 ottobre 2009

martedì 20 ottobre 2009

Dubbi


Bergamoscienza 2009-2010.

Accanto alle attività obbligatorie per tutta la classe, quest'anno ho dato la disponibilità ad accompagnare gruppetti di alunni che fossero interessati a seguire quanto offerto anche al di fuori dell'orario scolastico.

Ed è talmente vivo l'interesse che ben pochi si sono resi disponibili: tutti hanno sempre troppo da fare e se l'attività sottrae ore di lezione va tutto bene, se l'attività sfora allora sorgono miriadi di problemi.

Ci rechiamo in cinque a seguire la conferenza serale del prof. Aaron Ciechanover, premio nobel per la chimica nel 2004 per le fondamentali scoperte riguardanti i processi cellulari proteolitici mediati dalla proteina ubiquitina, in generale un processo dove un sistema enzimatico marca proteine non necessarie.

Ottima occasione anche per rivedere il Teatro Sociale restaurato.

Purtroppo la conferenza in calendario relativa alla degradazione delle proteine non ha luogo e in sua sostituzione ci viene presentata la storia del farmaco nelle tre tappe ritenute fondamentali dall' illustre ospite.

Sempre utile, soprattutto se alcune classi nell'ambito dell'educazione alla salute, sceglieranno di trattare "Uso ed abuso dei farmaci".

Chiaramente il relatore, israeliano, ci parla in inglese e noto qualche difficoltà nelle traduttrici simultanee che attraverso le cuffie permettono a tutti di seguire il discorso.

Così decido di ascoltare contemporaneamente in inglese e in italiano.

Su un particolare dissento nettamente da Aaron Ciechanover: presenta come consigliabile anzi raccomandabile la somministrazione di aspirina (aspirina della Bayer non acido acetilsalicilico e anche questo mi disturba) e di statine (statine, non piallativi per il raffreddore) a scopo preventivo. Non importa se non siete sofferenti di aterosclerosi, non importa se il livello di colesterolo è nella norma, non importa se non avete avuto episodi di ischemia cardiaca o di infarto: prevenire è meglio che curare.

Sinceramente io che sono obbligata a farlo, preferirei proprio farne a meno.

Arrivare poi ad affermare che le "povere popolazioni dei paesi in via di sviluppo" sono destinate a morire d'infarto perchè non dispongono di aspirina e statine mi porta a pensare che forse moriranno molto prima non disponendo di altri generi di più sicura necessità.
Posizione anche condivisa ma a me lascia forti dubbi




giovedì 15 ottobre 2009

Divieto circolazione


Da oggi il divieto di circolazione per le auto a benzina euro 0 e a gasolio euro 0, 1 e 2.
La mia vecchia auto, benzina euro 2, è in uso ai tre figli patentati.
Ben consapevole di non rientrare nel divieto per una rapida commissione a Bergamo Matteo prende l'auto e va.
Ma ecco che, in agguato ad un semaforo, una giornalista della nostra rete locale, notando l'auto anche per come è stata modellata la carrozzeria da tali provetti autisti, si avvicina, cameramen al seguito e inizia l'intervista
"Ma sa che da oggi non potrebbe circolare sulle strade con la sua auto?"
"Guardi che la mia auto è una euro 2 e quindi può circolare benissimo"
"Ma ne è sicuro?"
"Sì ne sono sicuro"
"Ma se per caso non fosse una euro 2 e la fermassero i vigili, lei cosa farebbe?"
"Pagherei la multa.."
Scatta il verde e l'intervista è finita.
:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
Ore 22.30. Telefonata di mio marito.
"Accendi il televisore che tutti quelli che incontro mi riferiscono di aver visto Matteo al telegiornale e dicono che ha preso una multa"
Eseguo
Parte il servizio informativo sul divieto di circolazione, spiega la polizia locale, si lamentano due persone intervistate
Commento finale dellla giornalista:
"Ma gli autisti si dimostrano rassegnati" e a questo punto la frase finale detta da Matteo.


Commento 1: che così vada l'informazione lo sapevo già
Commento 2: i giornalisti potrebbero anche assoldare attori non professionisti e far recitare loro quanto vogliono venga detto non urtando così le mamme degli intervistati
Commento 3: se i taglia e cuci avvengono per bazzeccole di questo genere cosa mai succederà quando in gioco ci sono interessi ben più grandi?

domenica 11 ottobre 2009

Sapienza


Per questo pregai e mi fu elargita la prudenza;
implorai e venne in me lo spirito della sapienza.
8La preferii a scettri e a troni,
stimai un nulla la ricchezza al suo confronto;
9non la paragonai neppure a una gemma inestimabile,
perché tutto l'oro al suo confronto è un po' di sabbia
e come fango sarà valutato di fronte ad essa l'argento.
10L'amai più della salute e della bellezza,
preferii il suo possesso alla stessa luce,
perché non tramonta lo splendore che ne promana.
11Insieme con essa mi sono venuti tutti i beni;
nelle sue mani è una ricchezza incalcolabile.
12Godetti di tutti questi beni, perché la sapienza li guida,
ma ignoravo che di tutti essa è madre.
13Senza frode imparai e senza invidia io dono,
non nascondo le sue ricchezze.

14Essa è un tesoro inesauribile per gli uomini

giovedì 8 ottobre 2009

Operazione carota





Appena ho tempo metterò un rendiconto dettagliato delle attività legate a Bergamoscienza 2009

lunedì 5 ottobre 2009

Tagore


Mi hai fatto senza fine in questo ti sei compiaciuto.
Questo fragile vaso continuamente tu vuoti
ancora e ancora
e sempre riempi di vita fresca.
Questo piccolo flauto di canna
hai condotto per valli e colline
attraverso di lui hai soffiato
melodie eternamente nuove.
Al tocco immortale
delle tue mani
il mio piccolo cuore
perde i suoi limiti nella gioia
e dà vita a melodie ineffabili.
I tuoi doni infiniti
giungono sulle mie piccole mani
passano le età,
e ancora continui a versare
e ancora c'è spazio da riempire



..ho attraversato i continenti

per vedere il piu' alto dei mondi

ho speso una fortuna

per navigare sui sette mari

e non avevo avuto il tempo di notare

a due passi dalla porta di casa

una goccia di rugiada su un filo d'erba


Se non puoi amarmi, amore mio, perdona il mio dolore.

Non guardarmi sdegnato, da lontano.

Tornerò nel mio cantuccio e siederò al buio.

Con entrambe le mani coprirò

la mia nuda vergogna."




..aspetto guardando in silenzio il tuo viso,
come la stella del mattino che appare per prima
alla tua finestra.
Con i miei occhi berrò il primo sorriso
che, come un germoglio, sboccerà
sulle tue labbra semiaperte.
Il mio desiderio è solo questo.









A lungo durerà il mio viaggio
e lunga è la via da percorrere.

Uscii sul mio carro ai primi albori
del giorno, e proseguii il mio viaggio
attraverso i deserti del mondo
lasciai la mia traccia
su molte stelle e pianeti.

Sono le vie più remote
che portano più vicino a te stesso;
è con lo studio più arduo che si ottiene
la semplicità d'una melodia.

Il viandante deve bussare
a molte porte straniere
per arrivare alla sua,
e bisogna viaggiare
per tutti i mondi esteriori
per giungere infine al sacrario
più segreto all'interno del cuore.

I miei occhi vagarono lontano
prima che li chiudessi dicendo:
«Eccoti!»

Il grido e la domanda: «Dove?»
si sciolgono nelle lacrime
di mille fiumi e inondano il mondo
con la certezza: « lo sono! »

sabato 3 ottobre 2009

giovedì 1 ottobre 2009

A Giulia

Una farfalla cerca di sbattere le ali ma la melassa che la imprigiona la blocca quasi in uno spasimo.
Preso un fuscello, avvicinato alle zampe perchè vi si aggrappi, ma un colpo deciso le strappa le ali.
Perchè tanta crudeltà?
Perchè un balsamo e una ferita ancor più profonda?

Negli occhi la speranza smarrita cerca la luce che ha perso nel labirinto dei suoi pensieri.

Chiudi gli occhi: la luce che cerchi è dentro di te, raccogline l'arcobaleno e intreccia nuove ali.

Riprendi il tuo volo: un cielo sereno ti aspetta.

Vorrei essere una brezza leggera per riuscire a sostenerti, ma so che ce la farai da sola