domenica 9 marzo 2008

Veleni



Preparando l'ennesima verifica di chimica leggo dal testo: le api hanno veleno acido, le vespe veleno basico.

Decisamente troppo generico per soddisfare chi, anni fa, ha seguito un corso di aggiornamento al Museo Caffi relativo ai veleni nel regno animale.

Diligentemente di quel corso mi sono appuntata i contenuti, ma trovare gli appunti sarebbe un'impresa disperata anche per Indiana Jones, tra mucchi di tutto sparsi dappertutto.
Inutile anche cercare la dispensa usata l'anno scorso per il conseguimento dell'autorizzazione per l'acquisto di presidi sanitari nocivi, tossici e molto tossici (giusto per mescolarli con opportuni reagenti di laboratorio nel caso mi cogliesse l'impulso di avvelenare qualcuno).
Non sia mai che ci si arrenda così presto.

Arruolato il figlio maggiore parte la ricerca in google, anche se dovrà essere interrotta presto perchè man mano i figli crescono, diventano sempre meno servizievoli.
Dovrei pubblicare un annuncio per l'assunzione di un segretario il quale dovrebbe però accontentarsi, come compenso, della mia vicinanza. Ma dubito fortemente che detto annuncio abbia successo.

Riassumo quanto di più significativo è emerso, in relazione alla composizione dei veleni.

Ape: mellitina (peptide non meglio identificato), cardiopeptide, ialuronidasi, fosfolipasi, esterasi (tutti enzimi demolitori) e acidovanilmandelico (acido alfa4diidrossi3metossibenzenacetico: peccato quest'anno non abbia studenti di quarta cui chiedere di disegnarmi la formula).
Vespa: istamina, serotonina, acetilcolina, dopamina, noradrenalina, ialuronidasi, fosfolipasi, colinesterasi, proteasi.
Già che c'ero ho dato un'occhiata anche ai veleni di animali che potrebbe capitare di incontrare.
Vipera: fosfolipasi, amminoacidoossidasi, deossiribonucleasi, ribonucleasi, endopeptidasi, enzimi trombinosimile (effetto coagulazione del sangue)
Latrodectus tredecimguttatus (con 13 macchie rosse, altrimenti detta malmignatta, uno dei due ragni italiani seriamente pericolosi, parente della vedova nera, diffusa nel centro-sud): alfalatrotossina, che determina una liberazione massiccia di acetilcolina con distruzione delle vescicole sinaptiche (semplificando: blocco del sistema nervoso)
Meduse: ipnossina, talassina, congestina identificate da C. Richer che per questo fu insignito del premio Nobel nel 1913. Trovare notizie più precise non è stato possibile anche per la diserzione del mio aiutante (in realtà ha resistito anche troppo).
Bene, adesso che ci siamo documentati possiamo dire che quanto riportato sul testo di chimica corrisponde al vero.
Serva questo per far capire agli studenti cosa significa non accettare a priori quanto viene detto o viene letto, soprattutto se la fonte è la loro insegnante di scienze.

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