domenica 2 marzo 2008

Cibridi e stembridi


Chi fosse interessato a seguire gli ultimi progressi della biologia molecolare può leggere sul numero delle Scienze di marzo l'articolo relativo agli ibridi e le chimere di Carlo Alberto Redi, Maurizio Zuccotti e Silvia Garagna.

Quello che lo rende speciale per me non è il contenuto, a proposito del quale sono piuttosto scettica, ma la citazione funge da spunto per l'omaggio che voglio fare direttamente al prof. Redi che è stato il mio relatore di tesi.

Sono stati magici gli anni universitari (tutti gli anni hanno qualcosa di magico) forse anche per la sua presenza.

Allora non era così importante come adesso, accademico dei Lincei, membro del comitato nazionale per la biosicurezza, bioterrorismo e scienze della vita, ecc.ecc, ma a noi interni (si chiamano così gli studenti che stanno mesi e mesi in laboratorio per preparare la tesi) preparava sempre le varietà di the più strane, così come strane erano le buste di tabacco con il quale si arrotolava le sigarette.

Finita l'università è sempre stato estremamente disponibile sia quando con le classi organizzavo la visita ai suoi laboratori (immagino che seccatura) sia quando ha accettato con entusiasmo di tenere una conferenza al Mascheroni per affrontare con i ragazzi il tema delle cellule staminali.

Sono contenta di averlo avuto come insegnante anche perchè nel confronto reciproco io sono rimasta con la mia testa e lui con la sua.

Esistono insegnanti che non hanno l'ambizione di fare dei loro studenti la propria fotocopia.

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