mercoledì 19 marzo 2008

Politica

Resoconto di una serata anomala.

Consorte: " Domani non c'è scuola, quindi potresti venire alla riunione X, così ti distrai un po'"

E si parte: destinazione paese di periferia, tema trattato la famiglia, relatori una senatrice e un deputato.

Seduta in mezzo a tante persone sconosciute, aspetto pazientemente che il consorte, salutato l'amico di gioventù, discusso del più e del meno con i diversi conoscenti, conferito con il responsabile organizzativo del partito, scambiate due chiacchiere persino con l'autista e i carabinieri, si decida a venirmi a recuperare (ecco perchè in genere alle sue riunioni non vado mai).

Nota positiva: per lo meno i relatori sono in perfetta sintonia con quanto penso, le risposte ai quesiti, le stesse che darei io (nella sostanza perchè come dialettica sono molto più bravi di me).

Partenza verso altro paese, stavolta il tema trattato è l'economia.

Arriviamo giusto il tempo per il dibattito tra statalismo e liberismo, giusto il tempo per salutare altri due deputati e portarne a casa uno.

Riflessione sulla politica: la mia conoscenza è molto limitata, probabilmente esistono storture, privilegi, interessi privati prioritari rispetto al bene pubblico però i deputati che conosco io non sono così. Sono persone che credono in quello che fanno e si impegnano per gli altri, sono persone che partecipano ai lavori parlamentari con assiduità, che, la sera, tornano sul territorio a contatto con la gente che li ha eletti non solo in campagna elettorale, le cui cene a volte sono un panino tra uno spostamento e l'altro.

La facile demagogia, il trascinare la folla in movimenti più o meno strumentalizzati non irrobustiscono la democrazia. Diffido molto dei "guru" liberatori dalle caste.

Mentre sui sedili anteriori si dibatte di chissà cosa, io guardo fuori dal finestrino: e mi dispiace essermi persa tante volte il paesaggio notturno: strade semideserte, lampioni ad illuminare il vuoto, macchie di alberi fioriti come bagliori nel buio.

Sembra un mondo disabitato, anche l'aria sembra magica.

2 commenti:

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

Sarà anche pur vero che esistono persone in politica impegnate e realmente oneste.

Come è anche vero che questi "guru" null'altro sono che dei personaggi il cui unico scopo è fomentare rabbia meramente distruttiva basandosi - ahimè - sulla buona dose di ignoranza e credulità della gente presa così com'è in generale.

Ma è anche vero che palesemente non c'è nulla che va come dovrebbe andare. Senza voler essere lapalissinani.

A chi attribuire la colpa, dunque?

Considerando trascurabili le quantità di politici e cittadini chefannoillorodovere rispetto a quellichenonlofanno, non rimane forse, come alternativa ultima, il considerare lo Stato un fallimento comune di governanti e governati, da restaurare alle radici più profonde?

E, nel caso fosse da ritenersi salutare, eliminando le radici medesime (sacrificando, magari, quel po' di buono che in minima parte galleggia)?

Un saluto :)