martedì 11 marzo 2008

Il ritorno




Il ritorno dello Jedi? No, il ritorno del gatto.

Ieri sera, sul tardi, riparto per poter finalmente recuperare il gatto.

Riparto, perchè di tentativi di rientro a casa ce ne erano già stati nei giorni precedenti, tutti evidentemente con risultato negativo.

Questo perchè il calcoletto sembra non volersi sciogliere a nessun costo ed avere una spiccata predisposizione per infilarsi a bloccare l'uretra.

Ormai avevo deciso, perchè va bene l'amore per gli animali, va bene non spezzare il cuore dell'ultima figlia, legittima proprietaria del gatto, ma esiste una gerarchia di priorità e valori e su questo non posso transigere.

Accettare quindi la proposta delle due veterinarie di fare una ecografia e l'eventuale intervento chirurgico onde rimuovere il calcolo era proprio fuori discussione.

O con l'idonea alimentazione, sulla quale comunque nutro forti dubbi, il precipitato di calcio si scioglie oppure farà il suo corso la selezione naturale.

Sembrerà cinico ma ci sono decisioni che vanno prese con una certa determinazione, con buona pace delle veterinarie mielose all'inverosimile e più simili al gatto e alla volpe di Pinocchio che ad altro.
Risultato: gatto dimesso.

Il soggiorno dal veterinario gli è nuociuto parecchio, perchè prima non lo si sentiva mai e adesso continua a miagolare. Lo devono anche aver tenuto a dieta ferrea perchè l'unico modo per farlo tacere è dargli da mangiare.

"Va tenuto in casa per almeno quindici giorni": mi è bastata la notte e la mattinata perchè, notoriamente calmissima, presa da leggera impazienza non lo rimandassi nel suo habitat naturale, libero di girare per il giardino come ha sempre fatto.

Finestre spalancate, per fortuna oggi c'è il sole, a far dimenticare le tracce del suo soggiorno.

Rientrerà quando avrà di nuovo il dono della continenza.

Insegnamento da trarsi da tutta la vicenda: invece che fermarmi al second'anno con all'attivo una decina di esami, mi conveniva forse finire il corso di laurea in veterinaria?

No, sicuramente no, vuoi mettere la soddisfazione ad interrogare gli alunni, sempre così preparati, piuttosto che passare la vita in un ambulatorio veterinario?

2 commenti:

Ste ha detto...

Profe che cattiva che è! povero gatto!
anche se è comunque vero che i veterinari sembrano fatti per prosciugare i portafogli di tutte le persone che tengono ai propri animali.
una volta, per far sterilizzare (non per volere mio) la mia povera gatta una veterinaria ha chiesto ben 400 euro!

Anna Maria Rossi ha detto...

non sono cattiva: infatti il gatto non è morto, vuol dire che ho avuto naso a lasciar fare alla natura. di nuovo ciao