martedì 31 marzo 2009

Parcheggi




"La polizia ha interrogato tre dozzine di testimoni, ma tutti negano di aver visto chi è stato"


Speriamo non mi succeda mai, perchè non so se sono peggio come autista o come parcheggiatrice

lunedì 30 marzo 2009

Libri di testo


Distribuita la circolare relativa all'adozione dei libri di testo per l'anno scolastico2008-2009.
Novità salienti:
1. le nuove adozioni dovranno essere mantenute per sei anni
2. la progressiva transizione ai libri di testo on line o in versione mista, con obbligo di tale scelta a partire dall'anno scolastico 2011-2012 (per le nuove adozioni)

Considerazioni:

1. come sarà possibile procedere a nuove adozioni, quasi al buio per quanto riguarda i programmi, col vincolo poi dei sei anni?

2. spero che gli alunni siano molto più ordinati di me perchè fogli volanti scaricati on line quando servono non si trovano mai.

Aspetto di vedere i costi per valutare l'effettivo risparmio per le famiglie, non solo all'editore, ma anche i costi delle cartucce delle stampanti e di tutto quanto necessario per tenere i fogli in ordine.

E' vero, la nuova tecnologia avanza, il progresso sempre ha determinato il superamento dei traguardi raggiunti precedentemente, sarà anche un notevole guadagno di spazio, ma guardare i libri che ho qua davanti, tanti letti e dimenticati, tanti ancora nell'involucro protettivo e immaginare un futuro senza di essi mi rattrista.
Sarò una nostalgica conservatrice, sarà l'età, sarà che nel contesto sociale della mia infanzia ricevere un libro in dono rappresentava il regalo più ambito, non lo so , però mi rattrista

domenica 29 marzo 2009

Bicchierini con noci macadamia



Da tempo non riporto più ricette e, vista la giornata, qualcuno magari potrà trovare un piacevole diversivo.

Sparsi per la casa si stanno accumulando tutti i volumi della Scuola di Pasticceria, in vendita abbinati al Corriere della Sera.

Questo per assecondare le manie culinarie della figlia maggiore, difficilmente attuabili dato l'ostracismo della madre a farla impiastrare dappertutto ma forse anche per risvegliare in me quell'amore per la cucina che sinceramente credo non sia mai esistito.

Così, ottenuta l'autorizzazione in un momento di particolare stanchezza, ecco preparati i:


Bicchierini con noci macadamia

ingredienti per quattro persone:

175 g di noci macadamia sgusciate

2 arance

300 g di cioccolato bianco

2,5 dl di panna fresca

2 dl di Cointreau

6 savoiardi grossi

vino consigliato: Passito Montefalc Sagrantino

Disponete le noci macadamia sulla placca del forno e fatele tostare sotto il grill per pochi minuti. Lasciatele raffreddare e tritatele grossolanamento nel mixer.

Tagliate a metà le arance e spremete il succo. Spezzettate il cioccolato e mettetelo in una terrina.

Montate densamente la panna in una ciotola fatta raffreddare in frigorifero. Fate scaldere un pentolino d'acqua e quando bolle, toglietelo dal fuoco;ponetevi sopra la terrina con il cioccolato e fatelo sciogliere mescolando di continuo.

Aggiungete due cucchiai di Cointreau e, delicatamente, incorporate la panna montata. Mettete la crema in frigorifero a rassodare.

Sbriciolate i savoiardi, bagnateli con il succo di arancia e il Cointreau rimasto e distribuiteli in 4 bicchierini di vetro.Fate uno strato di noci tritate nei bicchierini, coprite con la mousse e servite, dopo aver decorato con le noci macadamia rimaste.

Come succede sempre non sono presenti tutti gli ingredienti, cioè manca il Cointreau e bisogna farne a meno.

Ciò non toglie che non sia avanzato nulla.

Ma qui non avanza mai nulla, semmai c'è il problema opposto e cioè manca sempre qualcosa

Il mio sapere





Il ritmo non mi piace, però è bello il contenuto.

venerdì 27 marzo 2009

Convegno "Regole ed istituzioni per l'economia"


ore 15.00 Partenza da casa: meta Atahotel Executive Milano

ore 16.30 Inizio Convegno


"La drammaticità della crisi mondiale chiama ad una responsabilità straordinaria la politica e gli attori sociali..."

Apertura lavori: On. Patrizia Toia - Deputato Parlamento Europeo

Presiede e coordina: On. PierPaolo Baretta - Capogruppo PD Commissione Bilancio Camera dei Deputati

Relatori:

Ambasciatore Ferdinando Salleo -Russia, Usa, Segretario Generale Farnesina

Prof. Emilio Barucci - Matematica Finanziaria Politecnico di Milano

Prof. Luigi Campiglio - Prorettore Università Cattolica Sacro Cuore Milano

Prof. Renzo Costi - Diritto Commerciale Università di Bologna


Ho portato il libro di chimica per preparare la lezione di domani, l'agenda per preparare le domande agli interrogati, un foglio bianco per preparare la verifica di sistematica di lunedì.


Tra tutti i relatori chi più apprezzo è l'ambasciatore (non per il contenuto perchè, da perfetta profana di economia, non riesco a valutare) per i riferimenti a cui rimanda: parla di Nemesi e di Hybris, dello scenario cartesiano della guerra fredda, del kantiano governo universale, della virgiliana Astrea, di frontiere porose e di panoplie.

Mentre si citano banche, mondi finanziari, pirati, Iran, Tremonti, decreti, Kissinger, sto anche lavorando per la scuola (lettura del regolamento concernente il "Coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli art. 2 e 3 del DL 1 settembre 2008, n.137, convertito con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2008, n.169 e visto che ho ritrovato anche la circolare esplicativa che mi serviva in classe oggi per spiegare ai ragazzi le novità della CRS -carta regionale dei servizi- mi aggiorno anche su questo).


Risultato: nomi e riferimenti sparsi che non riesco a collegare tra loro e una domanda che diventa sempre più pressante "ma perchè sono qui?"


Quante cose assurde riesco a fare nella vita.

giovedì 26 marzo 2009

mercoledì 25 marzo 2009

Toirano


Ieri ho trascorso l'intera giornata come accompagnatrice di visita di istruzione a Toirano.

La sveglia alle cinque perchè prima del ritrovo allo stadio sono dovuta andare in aeroporto, ritornare a casa per recuperare due figli da portare a scuola e finalmente all'appuntamento con le classi.

La giornata è iniziata bene perchè per lo meno erano tutti puntuali.

Con uno splendido sole è stato un piacere osservare le variazioni di paesaggio: dalle colline di casa, alla pianura padana (il Ticino molto meglio del Po), per risalire gli in montagna e finalmente vedere il mare.

La riviera di ponente, gli alberi e i cespugli fioriti, i diversi blu del mare: anche solo per questo potrei rifare il viaggio.

Le grotte che avevo già visto diciotto anni fa mi sono sembrate ugualmente belle, non rovinate dal tempo e dai visitatori come quelle di Postumia.

Camminando su gradini di alabastro, tra concrezioni bianche, gialle, oro, rosate e arancioni, con soffitti decorati da veli e staffili, passando tra colonne e cascate di calcare era come vivere le scene del "viaggio al centro della terra".

All'uscita il sole non c'era più: un vento gelido e fortissimo aveva trascinato uno strato compatto di nuvole grigie a rivestirlo completamente.

Peccato perchè col sole la pausa pranzo sarebbe stata più piacevole.

Nel pomeriggio visita al museo etnografico.

Considerazioni: devo pur esser ben vecchia poichè molti degli oggetti esposti potrei facilmente recuperarli sparsi qua e là, cercando nel mio disordine, e allestire un museo anch'io.

Partenza e ritorno del sole.

Unica nota negativa: gli alunni. (ma le visite di istruzione sono per loro)

Che l'attenzione alle guide non fosse presente sempre per tutti al 100% rientra nella normalità.

Che quanto loro illustrato e che servirà sicuramente parlando dei fenomeni carsici si perda molto prima di quanto il programma preveda, pure questo rientra nella normalità.

Quello che a me non sembra proprio normale è che si riduca l'autobus ad un porcile e nel momento in cui li riprendi la risposta sia "ma poi puliamo" e non ci si ponga invece la domanda "ma perchè è stato così sporcato?"

Quello che a me non sembra proprio normale è perchè dall'allegria si debba passare prima alla goliardia poi all'irresponsabilità e alla mancanza di rispetto per gli altri.

Perchè se a richiamare all'ordine è un insegnante non tuo è come non avesse parlato a nessuno (le colleghe mi hanno sostituito durante la breve pausa di sonno disturbata dal caos più completo), perchè per farti ascoltare dagli studenti tuoi non puoi parlare con loro, ma devi inveire come una furia impazzita.

La tentazione di far frenare bruscamente l'autista così che i baldi in piedi o sovrapposti uno all'altro sarebbero finiti a rotolare nel corridoio o di far fermare immediatamente e scaricarli in tangenziale perchè percorressero a piedi il tragitto residuo e placassero così i bollenti spiriti è stata molto forte.

Ma sull'ira funesta del Pelide Achille ha prevalso la pazienza di Giobbe.

Almeno per questa volta ancora.

lunedì 23 marzo 2009

Digerente


Alla quarta ora di lezione, con uno sprint strepitoso, il digerente è quasi archiviato.

Quasi, perchè è talmente estesa la trattazione del fegato da meritare un file a parte.

Eppure essendo un apparato non troppo complicato nella sua anatomia e fisiologia, ben più rapidamente doveva esser risolto.

Ma quando inizio a spiegare sembra si entri nelle sabbie mobili: interventi che si succedono a raffica e non sempre collegati a quanto si sta trattando. Non riesco proprio a mettere in relazione la commozione cerebrale alla bocca, ma lì quella domanda c'è stata.

Se poi si aggiunge la tendenza a divagare dell'insegnante, la giusta direzione è presto persa.

Così perchè mai mostrando l'immagine della massa intestinale ben in ordine nell'addome, avrò mai sentito la necessità di ricordare che durante un cesareo deve essere tutta spostata per permettere di incidere l'utero?

Non avessi mai fatto tale riferimento: così dovevo parlare dell'intestino e siamo passati dai cesarei ai parti naturali, comprese le ragioni economiche che spingono affinchè vengano attuati gli uni al posto degli altri. La dilatazione della cervice uterina frutto di contrazioni intense come causa del dolore, i parti in acqua, le anestesie locali o epidurali, le lacerazioni che accompagnano il parto e la necessità di ricuciture, il decorso post partum naturale e post cesareo e avremmo continuato all'infinito se con un deciso colpo di timone non avessi riportato la classe sulla rotta.

Innestata la quarta, senza prender fiato tra una diapositiva e l'altra, l'obiettivo è stato raggiunto a spese di tutte le curiosità fuori tema di questo mondo che sempre accompagnano le nostre lezioni.

sabato 21 marzo 2009

Valutazioni

Ma non succede mai così...gli studenti sono bravissimi a sostituirsi ai professori, anzi sicuramente al loro posto farebbero molto meglio.


Per non essere fraintesa: il tono è ironico

venerdì 20 marzo 2009

Angina pectoris


Le lezioni pomeridiane dedicate allo studio delle patologie del nostro organismo procedono lentamente, molto lentamente.
Ciò perchè le informazioni da fornire, le risposte alle numerose domande, le "normali" divagazioni dell'insegnante che si perde nell'intreccio dei suoi pensieri estendono a dismisura i tempi necessari per esaurire un argomento.
L'arrivo poi al cardiocircolatorio sembra un'immensa palude: in una lezione non si è conclusa nemmeno la trattazione delle ischemie cardiache.

Nessuna possibilità di divagare anche nel mondo della poesia, ma almeno qui si può.

Nazim Hikmet – "Angina pectoris"

Se qui c'è la metà del mio cuore, dottore,
l'altra metà sta in Cina
nella lunga marcia verso il Fiume Giallo.
E poi ogni mattina, dottore,
ogni mattina all'alba
il mio cuore lo fucilano in Grecia.

E poi, quando i prigionieri cadono nel sonno
quando gli ultimi passi si allontanano
dall'infermeria
il mio cuore se ne va, dottore,
se ne va in una vecchia casa di legno, a Istanbul.

E poi sono dieci anni, dottore,
che non ho niente in mano da offrire al mio popolo
niente altro che una mela
una mela rossa, il mio cuore.

È per tutto questo, dottore,
e non per l'arteriosclerosi, per la nicotina, per la prigione,
che ho quest'angina pectoris.
Guardo la notte attraverso le sbarre
e malgrado tutti questi muri
che mi pesano sul petto
il mio cuore batte con la stella più lontana.


giovedì 19 marzo 2009

Pausa

Basta scuola, almeno per un'oretta.
Sgombrata la mente da tutto e da tutti, gironzolo per il giardino in pieno risveglio.
I quattro crochi che infin son puntati ci hanno ormai abbandonato, ma numerosissimi sono gli altri fiori e tanti ancora in fase di apertura.
Già sta per partire il susino, l'albicocco e il pesco, poi sarà la volta del ciliegio e dei meli.
Non sono molto brava come fotografa (in realtà devo ancora scoprire in cosa sia veramente brava) ma un assaggio posso anche offrirlo:




mercoledì 18 marzo 2009

Credito scolastico

Tanti punti all'ordine del giorno del Collegio di Marzo e poichè i Collegi si ripetono sempre uguali per quanto riguarda l'attenzione, gli interventi più o meno a proposito, la ricerca spasmodica del "pelo nell'uovo" mi limiterò a riportare quanto è stato deciso in relazione ai crediti scolastici perchè consiglio di classe che vai, interpretazione che trovi.
Il Credito scolastico è il complesso di punti che ogni studente ottiene durante gli ultimi tre anni di corso e che contribuisce al punteggio finale.

Il parametro fondamentale per l'attribuizione del credito scolastico è la media dei voti ottenuti dallo studente nel corso dello scrutinio finale degli ultimi tre anni secondo la seguente tabella:


Concorrono a determinare l'oscillazione del punteggio all'interno della banda corrispondente alla media dei voti i seguenti elementi:
media > o = a 0,5
il buon profitto nel seguire l'insegnamento della religione cattolica o le attività alternative organizzate dalla scuola o l'aver effettuato uno studio assistito e certificato
la partecipazione ad attività complementari e integrative organizzate dalla scuola (corsi pomeridiani, soggiorni estivi all'estero, settimana intensiva studio lingua estera..)
il credito formativo
In presenza di almeno due delle voci sopra riportate è attribuito il punteggio massimo della banda.
Le voci relative all'attribuzione del credito formativo sono numerose e articolate.
Per conoscerle nel dettaglio basta collegarsi al sito del Liceo dove sarà presto pubblicata l'intera delibera

martedì 17 marzo 2009

I cieli di Dante


Mattinata di trasferta a Milano come accompagnatrice della classe quinta.
Meta il Planetario per assistere alla lezione relativa ai cieli di Dante, proposta a novembre dall'insegnante di italiano.

Ricordo benissimo il mio commento: "Va bene, un'attività sicuramente utile, ma ti arrangi ad accompagnarli perchè una mattina intera a Milano non intendo proprio passarla"

E infatti..
Ritrovo alle sette perchè abbiamo una segreteria forse troppo prudente e alle 8.20 siamo già davanti ai giardini di Porta Venezia.

La conferenza inizia alle 9.15 ed è stata sempre mia ambizione passeggiare per un parco mezzo spoglio col freschetto del mattino; mezzo spoglio e mezzo deserto in quanto gli accompagnatori di cani, i venditori ambulanti, la troupe televisiva ad intervistare arriveranno ore dopo.

Entro nel Planetario e immediatamente è come essere tornati ai tempi della mia quinta liceo perchè non è cambiato assolutamente nulla.
Comincia l'intervento: appare il sole e poi tramonta, appaiono i pianeti visibili oggi, Venere e Saturno, il cielo stellato così come lo si può vedere da casa e poi il cielo stellato così come lo si potrebbe vedere senza l'inquinamento luminoso.
Qui sarebbe necessario un inciso su come siamo riusciti a rovinare uno spettacolo naturale, ma noi siamo avvezzi a tali scempi.
Utilissime le animazioni e i riferimenti proiettati per un efficace ripasso della topografia celeste.
Forse riconoscere tutte le costellazioni indicate è pretendere troppo, ma lo scopo dell'intervento è il riscontro con quanto scritto nella Divina Commedia.
Si alternano quindi terzine di inferno, purgatorio e paradiso alle spiegazioni fornite dagli astronomi a riguardo, ricostruzioni dantesche del mondo a schemi di Aristotele e Tolomeo, cerchi che intersecano cerchi in un moto senza fine. All'uscita un particolare citato focalizza la discussione: la nostra relatrice citando quattro stelle in riferimento alle virtù cardinali ci ha mostrato la costellazione della Croce del Sud.
La domanda non è tanto quella "è vero che Dante si riferiva a tale costellazione?" bensì è necessario appurare se ha avuto la possibilità di farlo.

Tornata a casa non potevo lasciar cadere così nel nulla una domanda tanto cruciale ed ecco una delle
tante risposte.
Per chi volesse saperne di più esiste una bibliografia sterminata.

Lasciando una Milano più bella del solito per la presenza dei pruni già fioriti (da noi mancano ancora alcuni giorni) concludo che come al solito la mia pigrizia mi ha fatto perdere molte occasioni di apprendimento.

Fortunatamente talvolta mi ci trovo obbligata.

lunedì 16 marzo 2009

Consigli

Finiti anche i Consigli di Classe di Marzo tra alti e bassi.
Esordio in grande stile: il consiglio di classe di quarta bloccato per mezz'ora perchè la coordinatrice aveva rimosso completamente l'esistenza del sistema informatizzato.
E con la rimozione del sistema a
nche il relativo codice di accesso, nome utente e password.
Unica depositaria di tali dati, per far ripartire il tutto sarebbe stato necessario individuare la responsabile della segreteria
con la facoltà di intervento sul programma per la rimozione di tutto quanto memorizzato in precedenza. Responsabile non presente in istituto.
Tecnico solerte ma inefficace, addetto alla segreteria pure.

Così due strade a disposizione o prender nota di tutto su un bel foglio di appunti da sistemare il giorno dopo o provare tutte le combinazioni logiche, perchè se avrò modificato i codici per rendere meno accessibile il programmma dall'esterno, l'avrò pur fatto con un criterio razionale.

E infatti, dopo mezz'ora di tentativi il program
ma si apre.
Peccato che i dati da inserire non siano tutti presenti e si potrebbe concludere: fatica inutile.


Ma
quanto valgono i dati tecnici rispetto ai contenuti discussi, relativi all'andamento didattico-disciplinare delle classi interessate?
Se qualche consiglio sembra funzionare discretamente e la discussione fornire spunti di miglioramento per tutte le com
ponenti, c'è sempre la situazione di stallo.
Così problemi anche gravi non vengono minimamente discussi, vuoi per convenienza, vuoi per sfiducia in tutto l'apparato, vuoi per paura di peggiorare la situazione.
L'ora trascorre quindi nell'ipocrisia reciproca.

E' noto che lasciandoli sedimentare i problemi si risolvono da soli.



domenica 15 marzo 2009

Caseificio foto

Un poco in ritardo rispetto alla visita, però qualche fotografia mi è stata recapitata.

Mi piacerebbe vedere anche quelle scattate con camice, sovrascarpe, cappellino che tutti hanno voluto con la loro insegnante.

Probabilmente perchè era particolarmente buffa.


venerdì 13 marzo 2009

Terremoti














Pian piano, tra mille interruzioni, il programma per l'esame procede.


Oggi è la volta dei terremoti.

Classe variegata: alcuni (non troppi) attenti, altri ti guardano e chissà cosa pensano, altri ancora, imperterriti, occupati in loro faccende private.

Cerchi di attirare l'attenzione parlando di ponti crollati il giorno dell'inaugurazione per spiegare l'effetto risonanza, di test nucleari localizzati grazie ai tracciati sismici, ti colleghi a siti che in tempo reale ti informano di sismi in Italia e nel mondo (l'ultimo segnalato per l'Italia settentrionale nella provincia di Udine con magnitudo 2,4 il giorno 12 marzo), mostri animazioni di faglie dirette e inverse ma nulla.
Un leggero sopore sembra invadere l'aula e quasi riesce anche a contagiarti.
Ma ecco ad un tratto l'attenzione si ridesta, quasi un vento di caduta violento abbia sollevato quei giunchi piegati a terra.
Sto semplicemente mostrando l'immagine di uno dei primi sismografi ed ecco l'intervento:
"Ma quello è il suo simbolo in facebook..ecco cos'era quella stranezza"

Già, svelato l'arcano (nessuno che se lo sia chiesto prima) e anche il meccanismo di funzionamento con le sfere d'oro che cascano dalla bocca del drago.

Le famose sfere del drago di Dragoon Ball.

La campanella ci salva dal riassunto dell'ultima puntata del cartone animato.


martedì 10 marzo 2009

Termologia

Ultima parte del programma nella classe prima: la termologia.
Scontato iniziare parlando di temperatura e calore per chiarire per quanto possibile la differenza.
Scelta dei riferimenti per stabilire la scala delle temperature.
Dalla temperatura del burro nelle cantine di Parigi, alla temperatura del ghiaccio fondente passando per quella dell'aria fredda d'inverno o di una mistura di ghiaccio e sale; dalla temperatura dei carboni ardenti del fuoco di una cucina o del sangue di cavallo a quella dell'acqua in ebollizione quando la pressione è pari ad un'atmosfera.
Esempi di obiettività assoluta e soprattutto di facile riproducibilità.
Le domande degli studenti sono concentrate sulla scala Fahrenheit perchè per noi appare strana: da 32 a 212, con un valore di grado frazionario (e relativa complicazione per effettuare la conversione).
Subito incaricato uno studente di svolgere un approfondimento a riguardo.

Riporto solo due curiosità:
i congelatori sono impostati su -18°C perchè questo valore è all'incirca quello dello 0°F
la carta brucia a 451 °F (232,78 °C), questo il motivo del titolo del romanzo di Ray Bradbury "Fahrenheit 451, anche se tecnicamente il valore di 451 °F è solo indicativo, in quanto la reale temperatura di autoignizione della della carta varia a seconda del tipo di carta stessa.

E a proposito di questo romanzo invito chi non l'avesse ancora fatto a leggerlo: per i riferimenti alle informazioni che ci vengono fornite dalla televisione e perchè venga rivalutato il ruolo del libro per i molteplici mondi a cui ci permette di accedere



lunedì 9 marzo 2009

Otto congelato



Terza media

Con la forza della persuasione che potrebbe anche chiamarsi pressione psicologica, la piccola di casa ha deciso di frequentare il corso pomeridiano opzionale di lingua latina.

Rientra trionfante: "Oggi ho preso otto"
"Bene, cosa ti ha chiesto l'insegnante"
Elusione della risposta.
"A dire il vero ho risposto guardando il quaderno e leggendovi tutto"
"Male, che soddisfazione può mai esserci nel prendere un otto in tal modo?"
"Poi mi mancano gli argomenti di settimana scorsa (assenza causa febbre) per cui l'insegnante mi ha anche detto che il mio otto è congelato in attesa di chiedermi l'ultima parte"

Sapevo di "otto sudati", di "otto meritati", di "otto regalati", ma confesso gli "otto congelati" non li conoscevo proprio.

domenica 8 marzo 2009

Cose importanti


Sembra riferito ai nostri telegiornali

sabato 7 marzo 2009

Agenzia delle Entrate


Ricevere le comunicazioni dell'Agenzia delle Entrate mi mette sempre di pessimo umore.

"Gentile Contribuente come risulta dai prospetti allegati il controllo automatizzato della dichiarazione Unico 2007 relativa al periodo di imposta 2006, ha evidenziato alcune anomalie o irregolarità."

Allora vai a recuperare la dichiarazione, confronti, recuperi anche le istruzioni, ti sembra tutto a norma come quando l'hai compilata, rileggi, ti sorge il dubbio che forse quel rigo andava lasciato bianco e tu ci hai scritto, rileggi, non sei più sicuro di nulla.

La cifra richiesta non è nemmeno esorbitante e se pensi al il tempo che impiegherai per farti chiarire dall'ufficio in che è consistito l'errore, la tentazione di pagare e mettersi il cuore in pace è fortissima.

Ma poichè hai sempre lottato contro l'evasione fiscale e i tributi li hai versati tutti, non sia mai che per un errore di casella compilata (ammesso che tale sia perchè hai rinunciato a capire) si possa essere confusi con chi le tasse non le paga veramente.

Dovrebbe essere almeno comodo prenotare l'appuntamento con un funzionario: basta collegarsi al sito e fissare la data.
"Il Servizio consente, a coloro che hanno necessità di recarsi in ufficio, di prenotare un appuntamento con un funzionario evitando inutili attese presso gli sportelli. La prenotazione può essere effettuata, 24 ore su 24, telefonicamente o via web e permette di scegliere l'ufficio presso il quale recarsi, oltre al giorno e all'ora desiderati."

La scelta può essere fatta a partire da giovedì 12 marzo.

Giovedì è scatato a priori perchè sono a scuola praticamente tutto il giorno. Valuterò con molta calma la data più opportuna.

Lasciamo quindi tutto in sospeso e poi si vedrà.

venerdì 6 marzo 2009

Interscambio


Attività che tempo fa era il fiore all'occhiello della nostra scuola è quella dell'interscambio.
Per una settimana alunni di una scuola estera sono ospitati dai nostri e l'anno successivo i nostri sono ospiti da loro.
Col passare degli anni sempre meno classi aderiscono a questa iniziativa nonostante la positività dell'esperienza culturale e umana che comporta.
Quest'anno unica classe partecipante è la mia quarta.
Gli ospiti provengono da un liceo di Bratislava e conoscono molto bene l'italiano.
Non ci sono quindi stati problemi di comunicazione, come di nessun altro genere.
Forse non sempre entusiasti delle visite alle principali città cui sono stati accompagnati (Verona, Padova, Torino oltre chiaramente a Bergamo), hanno seguito però tutte le attività per loro organizzate con diligente correttezza.
Due colleghi si son fatti carico di sostenere l'iniziativa da vicino, mentre gi altri hanno cercato di contribuire almeno in parte.
Il mio ruolo doveva essere svolto nella mattinata di oggi
Era in programma una caccia al tesoro per le vie di città alta e mi era stato assegnata una postazione di controllo.
Tutto annullato causa la pioggia
Domani i ragazzi partiranno e in una settimana intera non credo abbiano mai visto il sole (proprio perchè l'Italia è nota all'estero come il paese del caldo e del sole) mentre hanno sicuramente assorbito tantissima pioggia .
Speriamo non resti loro come ricordo solo qualche microbo italiano.

giovedì 5 marzo 2009

Divertimento

Leggendo le inesattezze presenti nelle verifiche ci si potrebbe disperare considerando che se queste sono le informazioni che trasmetto, forse è il caso di cambiar mestiere.
Oppure arrivare ad apprezzare la rielaborazione fantasiosa e divertirsi correggendo.



Descrizione dell'esperimento di Fox
"Fox voleva ottenere polimeri da monomeri e allora ricoprì di lava incandescente le bocce di Miller"
Immagino la scena: forse con una pala solleva la lava resa incandescente (ma fino a che temperatura?) e la riversa sulle bocce.
Esito più probabile: oltre ad eventuali scottature bocce in frantumi con brodo primordiale sparso per tutto il laboratorio.

Descrizione ciclo del Tripanosoma
"Tramite la mosca ematofaga tsé-tsé il parassita viene estratto dal sangue e immesso nell'individuo punto come anticoagulante" (forse una nuova cura per i malati di trombosi). Tecnicamente (e non capisco l'uso dell'avverbio) questo Tripanosoma dovrebbe starsene lì buono e nutrirsi degli zuccheri presenti. Invece no, arriva fino alla barriera ematoencefalica e la trapassa."





Oppure in classe stamattina parlando del numero esiguo di ioni presenti nell'acqua distillata:
"Essendoci così pochi ioni la corrente elettrica non può passare"
"Allora se faccio il bagno nell'acqua distillata non c'è pericolo di morire fulminato."
"Ma nel momento in cui entri nella vasca la tua acqua non è più distillata.."
"Senza contare che uscirei completamente sbiancato..." (cioè distillata e ossigenata come sinonimi)

Purtroppo non sono riuscita a trattenere le risate (sperando di non aver urtato troppo la sensibilità dello studente)

mercoledì 4 marzo 2009

Italia-Libia: ok al trattato


Prova di interrogazione sull'età giolittiana.
Attenzione attirata dall'inserto "documenti"

La grande proletaria si è mossa.


Prima ella mandava altrove i suoi lavoratori che in patria erano troppi e dovevano lavorare per troppo poco.
Li mandava oltre alpi e oltre mare a tagliare istmi, a forare monti, ad alzar terrapieni, a gettar moli, a scavar carbone, a scentar selve, a dissodare campi, a iniziare culture, a erigere edifizi, ad animare officine, a raccoglier sale, a scalpellar pietre; a fare tutto ciò che è più difficile e faticoso, e tutto ciò che è più umile e perciò più difficile ancora: ad aprire vie nell'inaccessibile, a costruire città, dove era la selva vergine, a piantar pometi, agrumeti, vigneti, dove era il deserto; e a pulire scarpe al canto della strada.

Il mondo li aveva presi a opra, i lavoratori d'Italia; e più ne aveva bisogno, meno mostrava di averne, e li pagava poco e li trattava male e li stranomava. Diceva Carcamanos! Gringos! Cincali! Degos!
Erano diventati un po' come i negri, in America, questi connazionali di colui che la scoprì; e come i negri ogni tanto erano messi fuori della legge e della umanità, si linciavano.
Lontani o vicini alla loro patria, alla patria nobilissima su tutte le altre, che aveva dato i più potenti conquistatori, i più sapienti civilizzatori, i più profondi pensatori, i più ispirati poeti, i più meravigliosi artisti, i più benefici indagatori, scopritori, inventori, del mondo, lontani o vicini che fossero, queste opre erano costrette a mutar patria, a rinnegare la nazione, a non essere più d'Italia.

Era una vergogna e un rischio farsi sentire a dir Si, come Dante, a dir Terra, come Colombo, a dir Avanti! come Garibaldi.
Si diceva: - Dante? Ma voi siete un popolo d'analfabeti! Colombo? Ma la vostra è l'onorata società della camorra e della mano nera! Garibaldi? Ma il vostro esercito s'è fatto vincere e annientare da africani scalzi! Viva Menelik!
I miracoli del nostro Risorgimento non erano più ricordati, o, appunto, ricordati come miracoli di fortuna e d'astuzia.
Non erano più i vincitori di San Martino e di Calatafimi, gl'italiani: erano i vinti di Abba-Garima. Non avevano essi mai impugnato il fucile, puntata la lancia, rotata la sciabola: non sapevano maneggiare che il coltello.
Così queste opre tornavano in patria poveri come prima e peggio contenti di prima, o si perdevano oscuramente nei gorghi delle altre nazionalità.

Ma la grande Proletaria ha trovato luogo per loro: una vasta regione bagnata dal nostro mare, verso la quale guardano, come sentinelle avanzate, piccole isole nostre; verso la quale si protende impaziente la nostra isola grande; una vasta regione che già per opera dei nostri progenitori fu abbondevole d'acque e di messi, e verdeggiante d'alberi e giardini; e ora, da un pezzo, per l'inerzia di popolazioni nomadi e neghittose, è per gran parte un deserto.
G. Pascoli
Per il resto del discorso

Ci ha reso molto "lo scatolone di sabbia"

martedì 3 marzo 2009

Lasciate ogni speranza...


Lo studio della cinetica chimica prevede l'attività di laboratorio.

Protocollo:
Si valuterà la velocità di reazione misurando il tempo di scomparsa della colorazione violetta della soluzione di permanganato di potassio a contatto con un agente riducente.
Prima parte: prova in condizioni di diversa temperatura
Agente riducente: soluzione di acido ossalico
A temperatura ambiente: si versi il permanganato nella provetta di acido ossalico e si misuri il tempo necessario per la completa decolorazione
Prova a circa 40°C: si mettano in un bagno caldo le provette contenenti i reagenti e raggiunta all'incirca la temperatura indicata si proceda come sopra
Ripetere la prova a 60° C circa
Seconda parte: prova in presenza di catalizzatore
Catalizzatore: solfato manganoso già presente nella provetta contenente l'acido ossalico
Effettuare il mescolamento a temperatura ambiente e misurare il tempo
Terza parte: prova con altro agente riducente
Nuovo agente riducente: soluzione di solfato ferroso.
Effettuare il mescolamento a temperatura ambiente e misurare il tempo

Semplice la procedura, ad averla ascoltata.

Gruppo di lavoro X
Prova a temperatura ambiente: sembra tutto ok
Prova a 40°: anzichè scaldare le provette, queste vengono subito mescolate (cioè di nuovo parte la prova a temperatura ambiente).
Impossibile ripetere perchè non viene fornito nuovo materiale
Prova a 60°: stavolta sembra procedere tutto nella norma (i tempi sono notevolmente più brevi)
Prova con il catalizzatore: "ma nella nostra provetta non c'è il catalizzatore". Dimenticanza dell'assistente?
No, semplicemente la provetta con il catalizzatore è stata utilizzata per la prova a 60° (di fatto quindi anche quel dato raccolto non può essere significativo)
Prova con il solfato ferroso: impossibile misurare il tempo perchè quando il cronometrista è pronto la reazione è già completamente avvenuta.

Successo su tutta la linea
Non aggiungo commenti

domenica 1 marzo 2009

Quaresima

L’inizio della Quaresima mi fa riflettere sul numero 40, un numero che rappresenta la prova, il passaggio, la purificazione.

Nel libro della Genesi il diluvio dura quaranta giorni e quaranta notti. (7,12)

In Egitto, Giuseppe impiega 40 giorni per imbalsamare il corpo del padre; e usciti dall’Egitto, Mosè rimane sul Sinai per 40 giorni e 40 notti.

L'intero viaggio nel deserto dura quarant'anni (Num 14,33)

Anche il grande profeta Elia rimane sul monte Oreb per 40 giorni e 40 notti e Giona predica la penitenza agli abitanti di Ninive per 40 giorni.

Matteo al capitolo 4,2, racconta del digiuno di Gesù nel deserto per altrettanti giorni ed altrettante notti.

Infine san Paolo, scrivendo ai cristiani di Corinto, racconta loro di avere ricevuto 40 frustate dai giudei. (2Cor. 11,26)