mercoledì 25 marzo 2009

Toirano


Ieri ho trascorso l'intera giornata come accompagnatrice di visita di istruzione a Toirano.

La sveglia alle cinque perchè prima del ritrovo allo stadio sono dovuta andare in aeroporto, ritornare a casa per recuperare due figli da portare a scuola e finalmente all'appuntamento con le classi.

La giornata è iniziata bene perchè per lo meno erano tutti puntuali.

Con uno splendido sole è stato un piacere osservare le variazioni di paesaggio: dalle colline di casa, alla pianura padana (il Ticino molto meglio del Po), per risalire gli in montagna e finalmente vedere il mare.

La riviera di ponente, gli alberi e i cespugli fioriti, i diversi blu del mare: anche solo per questo potrei rifare il viaggio.

Le grotte che avevo già visto diciotto anni fa mi sono sembrate ugualmente belle, non rovinate dal tempo e dai visitatori come quelle di Postumia.

Camminando su gradini di alabastro, tra concrezioni bianche, gialle, oro, rosate e arancioni, con soffitti decorati da veli e staffili, passando tra colonne e cascate di calcare era come vivere le scene del "viaggio al centro della terra".

All'uscita il sole non c'era più: un vento gelido e fortissimo aveva trascinato uno strato compatto di nuvole grigie a rivestirlo completamente.

Peccato perchè col sole la pausa pranzo sarebbe stata più piacevole.

Nel pomeriggio visita al museo etnografico.

Considerazioni: devo pur esser ben vecchia poichè molti degli oggetti esposti potrei facilmente recuperarli sparsi qua e là, cercando nel mio disordine, e allestire un museo anch'io.

Partenza e ritorno del sole.

Unica nota negativa: gli alunni. (ma le visite di istruzione sono per loro)

Che l'attenzione alle guide non fosse presente sempre per tutti al 100% rientra nella normalità.

Che quanto loro illustrato e che servirà sicuramente parlando dei fenomeni carsici si perda molto prima di quanto il programma preveda, pure questo rientra nella normalità.

Quello che a me non sembra proprio normale è che si riduca l'autobus ad un porcile e nel momento in cui li riprendi la risposta sia "ma poi puliamo" e non ci si ponga invece la domanda "ma perchè è stato così sporcato?"

Quello che a me non sembra proprio normale è perchè dall'allegria si debba passare prima alla goliardia poi all'irresponsabilità e alla mancanza di rispetto per gli altri.

Perchè se a richiamare all'ordine è un insegnante non tuo è come non avesse parlato a nessuno (le colleghe mi hanno sostituito durante la breve pausa di sonno disturbata dal caos più completo), perchè per farti ascoltare dagli studenti tuoi non puoi parlare con loro, ma devi inveire come una furia impazzita.

La tentazione di far frenare bruscamente l'autista così che i baldi in piedi o sovrapposti uno all'altro sarebbero finiti a rotolare nel corridoio o di far fermare immediatamente e scaricarli in tangenziale perchè percorressero a piedi il tragitto residuo e placassero così i bollenti spiriti è stata molto forte.

Ma sull'ira funesta del Pelide Achille ha prevalso la pazienza di Giobbe.

Almeno per questa volta ancora.

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