lunedì 31 marzo 2008

Mattinata di sangue



Titolo ad effetto, contenuto del post un po' meno.



Lunedì mattina e ora estiva: un mix deleterio foriero di sicure sciagure.


Così, nel freddo, perchè ho dimenticato di aggiornare l'ora del termostato, alle 6.30 mi dirigo verso la cucina perchè è necessario che qualcuno a caso prepari tutti i panini imbottiti sia per chi sta tutto il giorno in università e non ha il tempo per pranzare in modo più degno sia per chi ha in programma l'uscita geologica sul Monte di Nese, comprensiva di pranzo al sacco.

Il primo coltello che capita potrebbe benissimo servire a squartare i buoi e infatti al secondo panino una mossa troppo decisa asporta quasi completamente buona parte del polpastrello dell'indice.

Guardo il sangue che comincia a zampillare, accelerato dagli anticoagulanti che prendo tutti i giorni, sollevo il lembo di derma per vedere se si stacca: potrei tagliare, ma con l'ordine che c'è sempre in casa, trovare un paio di forbici è impresa impossibile.


Armadio dei medicinali: scelta tra blanda acqua ossigenata, disinfettante verde non meglio identificato e tossicissimo mercurocromo.
Ovvio che per la gravità della ferita si proceda con quest'ultimo che però come inconveniente colora in modo indelebile mezza mano.
Schiacciato bene il lembo di tessuto, non si sa mai, potrebbe rimarginarsi anzichè lasciare la fossetta, un triplo strato di cerotti dovrebbe evitare gli urti accidentali. Nel frattempo i famelici reclamano perchè i panini non sono ancora pronti e devono uscire: così oggi mangeranno pane, prosciutto e sangue.

Arrivo a scuola e passaggio obbligato dalla sig.ra Rita per farsi dare cerotti nuovi perchè tra disinfettante, sangue, acqua (ho dovuto anche lavarmi prima di uscire) l'aspetto del dito richiama più un lebbroso bendato da cenci in disfacimento che un asettica ferita debitamente medicata.





Terza ora: attività di laboratorio con sezione molluschi e pesci.


Non mi fosse bastata l'esperienza del mattino ecco pronta l'attività di laboratorio adatta.


Dopo il lieve richiamo dell'ultima volta, i gruppi diligentemente hanno portato il materiale richiesto e tutti hanno il loro bel pesce da osservare, tagliuzzare, sventrare.


Siamo riusciti a vedere bene la vescica natatoria, l'aorta, il fegato, la milza, l'intestino, le gonadi piene di uova nelle femmine, più lisce nei maschi, il cuore, le branchie..il tutto irrorato di sangue dal rosso al brunastro a seconda della freschezza del materiale approntato.

Quest'anno non ho avuto alunni in svenimento o troppo schizzinosi, mentre chi estrae gli occhi o va alla ricerca del cervello, non manca mai.


Purtroppo il dito ha cominciato a pulsare con insistenza e ciò toglie parte della serenità nelle attività svolte.

Purtroppo la pulsazione non accenna a diminuire e, catastrofica come sono, non vorrei cominciasse ad andare in gangrena.

Nessun commento: