lunedì 3 marzo 2008

Una giornata da dimenticare




Che oggi non fosse una giornata particolarmente positiva lo si era visto fin dal primo mattino.
Quando si parte per andare a scuola dove è necessario arrivare con un certo anticipo perchè prima che inizino le lezioni ci sono almeno dieci faccende da sbrigare e si trova un autobus bloccato in mezzo alla carreggiata della strada con chissà quale guasto e impossibile da sorpassare se non per la sollecita premura di un vigile regolatore di flussi, allora non c'è cielo azzurro che tenga, tutto comincia a girare storto.
Tre ore di fila di interrogazioni poi sono il massimo della vita, attività di labotatorio da gestire in proprio perchè l'assistente tecnico ha sempre qualcosa d'altro da fare, corsa a casa e visita al supermercato perchè poi iniziano i consigli di classe e si corre il rischio di morire di fame per il resto della settimana.
Alle diciassette forse si potrebbe fare una pausa e sedersi?
No, perchè il gatto sta male, anzi malissimo. Sono due giorni che non mangia e non beve, si stende a terra e sembra mezzo morto, non riesce più neanche a camminare, trascina le zampe posteriori, ti guarda e parte un lamento straziante.
Il commento più gentile: "Ecco, vuoi farlo morire, non lo porti dal veterinario, sono due giorni che sta male e tu non ti preoccupi, sei senza cuore"
Chiaramente il veterinario solito non risponde al telefono e bisogna cercare nei paesi limitrofi se c'è un ambulatorio aperto e se è possibile portarci il gatto subito perchè i prossimi giorni non sarò mai a casa.
Trovato il veterinario si parte, con il gatto sempre più moribondo che non ha neanche la forza di lamentarsi ormai.
Parcheggio, con errore di valutazione dei numeri civici e quindi conseguente scarpinata.
Indagine conoscitiva preventiva, parte un lamento (del gatto), veterinaria che si avvicina , intervento d'urgenza perchè c'è un blocco delle vie urinarie.
Sorvoliamo i dettagli più o meno cruenti dell'intervento (per fortuna i laboratori universitari mi hanno preparato a questo e ad altro), posizionamento del catetere, flebo per reidratare, lampada e cuccia termica per l'ipotermia. In altre parole, stato semi comatoso con sicuro esito infausto in mancanza di intervento immediato.
Adesso il gatto è ricoverato dal veterinario, spero per lui se la cavi e tutto questo sia almeno servito a qualcosa.
Rientro. Cena da preparare, verifica da inventare, montagne di bucato da stirare, lezioni a cui gettare uno sguardo, forum con le richieste degli alunni a cui rispondere.
Finirà la giornata, tutte finiscono, e così domani si ricomincia.
Chi volesse legger la vicenda gatto da un altro punto di vista può fare un salto al seguente blog

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