martedì 20 ottobre 2009

Dubbi


Bergamoscienza 2009-2010.

Accanto alle attività obbligatorie per tutta la classe, quest'anno ho dato la disponibilità ad accompagnare gruppetti di alunni che fossero interessati a seguire quanto offerto anche al di fuori dell'orario scolastico.

Ed è talmente vivo l'interesse che ben pochi si sono resi disponibili: tutti hanno sempre troppo da fare e se l'attività sottrae ore di lezione va tutto bene, se l'attività sfora allora sorgono miriadi di problemi.

Ci rechiamo in cinque a seguire la conferenza serale del prof. Aaron Ciechanover, premio nobel per la chimica nel 2004 per le fondamentali scoperte riguardanti i processi cellulari proteolitici mediati dalla proteina ubiquitina, in generale un processo dove un sistema enzimatico marca proteine non necessarie.

Ottima occasione anche per rivedere il Teatro Sociale restaurato.

Purtroppo la conferenza in calendario relativa alla degradazione delle proteine non ha luogo e in sua sostituzione ci viene presentata la storia del farmaco nelle tre tappe ritenute fondamentali dall' illustre ospite.

Sempre utile, soprattutto se alcune classi nell'ambito dell'educazione alla salute, sceglieranno di trattare "Uso ed abuso dei farmaci".

Chiaramente il relatore, israeliano, ci parla in inglese e noto qualche difficoltà nelle traduttrici simultanee che attraverso le cuffie permettono a tutti di seguire il discorso.

Così decido di ascoltare contemporaneamente in inglese e in italiano.

Su un particolare dissento nettamente da Aaron Ciechanover: presenta come consigliabile anzi raccomandabile la somministrazione di aspirina (aspirina della Bayer non acido acetilsalicilico e anche questo mi disturba) e di statine (statine, non piallativi per il raffreddore) a scopo preventivo. Non importa se non siete sofferenti di aterosclerosi, non importa se il livello di colesterolo è nella norma, non importa se non avete avuto episodi di ischemia cardiaca o di infarto: prevenire è meglio che curare.

Sinceramente io che sono obbligata a farlo, preferirei proprio farne a meno.

Arrivare poi ad affermare che le "povere popolazioni dei paesi in via di sviluppo" sono destinate a morire d'infarto perchè non dispongono di aspirina e statine mi porta a pensare che forse moriranno molto prima non disponendo di altri generi di più sicura necessità.
Posizione anche condivisa ma a me lascia forti dubbi




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