martedì 15 aprile 2008

Elezioni


Arrivati ai risultati definitivi è possibile esprimere un breve commento relativamente alle elezioni politiche.
Non c'è bisogno di un'ulteriore analisi: le trasmissioni televisive ne hanno già presentate parecchie, le pagine dei giornali sono piene di numeri e di sentenze autorevoli.
E' il commento di chi non fa della politica il suo mestiere, anche se ne riconosce l'importanza. E' solo la trascrizione di uno stato d'animo.
Tristezza.
Non perchè la maggioranza degli italiani ha espresso una scelta diversa dalla mia, perchè ormai sono abituata ad essere sempre in minoranza, ma perchè avanza l'immagine di una società guidata da valori e principi che non riuscirò mai a condividere.
Ciò non significa che il Paese sia destinato alla rovina totale; l'osanna ai particolarismi, la scelta del profitto assunto a nuova divinità, potrebbero anche rappresentare un progresso per tutti.
Le premesse, le esperienze passate non sembrano condurre verso un roseo futuro, ma la sconfitta sicura si ha solo con la resa a priori.
Le lamentazioni e i capri espiatori non servono a nessuno.
Continuare, nonostante tutto, sulla propria strada con l'obiettivo del bene comune è l'unico proposito saggio.
Nessuno può assicurarci che sia la strada più giusta, ma è una strada, è dare un significato all'esistenza al di là del proprio orticello.

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