Pur conosciuto da tutti il testo della favola di Esopo, ripreso da La Fontaine, voglio riportarlo anche se non è il giorno più indicato:
Durante la stagione invernale, le formiche facevano asciugare il grano inumidito. Ma la cicala, avendo fame, chiedeva loro nutrimento.
Le formiche però dissero: “ per quale motivo durante l’estate non raccoglievi anche tu il cibo?”.
Ed ella rispose: “non avevo tempo, ma cantavo soavemente”.
Esse allora scoppiando a ridere dissero: “ma se cantavi durante le stagioni estive, ora danza d’inverno!”.
Potrà anche essere una favola di alto valore, che invita alla previdenza per preparare un futuro sicuro però istintivamente tifo per la cicala.
La formica mi sembra gretta e meschina, oltre che una gran taccagna; il suo sarcasmo (sempre negativo è il sarcasmo, perchè usato per ferire) completamente fuori luogo: la cicala sta già così male senza bisogno di essere sbeffeggiata.
Non dividere il cibo per non morire entrambe potrebbe essere una scusante, ma chi sa il futuro?
Potrà anche essere una favola di alto valore, che invita alla previdenza per preparare un futuro sicuro però istintivamente tifo per la cicala.
La formica mi sembra gretta e meschina, oltre che una gran taccagna; il suo sarcasmo (sempre negativo è il sarcasmo, perchè usato per ferire) completamente fuori luogo: la cicala sta già così male senza bisogno di essere sbeffeggiata.
Non dividere il cibo per non morire entrambe potrebbe essere una scusante, ma chi sa il futuro?
La primavera, commossa dal gesto di generosità, sarebbe potuta magari arrivare in anticipo e far sopravvivere tutte e due.
Giustizia per il duro lavoro estivo a fronte di un disimpegno assoluto, all'ozio speso nel canto?
Non è la sola materialità che riempie la vita.
La vita ha bisogno anche di canto e poesia.
Fin da bambina, ogni volta che vedo una formica trasportare briciole più grandi di lei verso il formicaio, anzichè pensare alla sua laboriosità (come se fosse virtù sua quello che fa per puro istinto) penso alla cicala che muore di fame descritta da Esopo e irrazionalmente la odio.
E dobbiamo essere in molti se anche Gianni Rodari arriva ad affermare:
Chiedo scusa alla favola antica
Se non amo l’avara formica.
Io sto dalla parte della cicala
Che il più bel canto non vende, regala.
Giustizia per il duro lavoro estivo a fronte di un disimpegno assoluto, all'ozio speso nel canto?
Non è la sola materialità che riempie la vita.
La vita ha bisogno anche di canto e poesia.
Fin da bambina, ogni volta che vedo una formica trasportare briciole più grandi di lei verso il formicaio, anzichè pensare alla sua laboriosità (come se fosse virtù sua quello che fa per puro istinto) penso alla cicala che muore di fame descritta da Esopo e irrazionalmente la odio.
E dobbiamo essere in molti se anche Gianni Rodari arriva ad affermare:
Chiedo scusa alla favola antica
Se non amo l’avara formica.
Io sto dalla parte della cicala
Che il più bel canto non vende, regala.
1 commento:
buongiorno profe!complimenti per il suo blog.passo le mattinate a leggerlo e cosi rimango un po' indietro con i compiti :).
Ho votato per il sondaggio però voterei più di un corso;infatti da un lato mi piacerebbe finire il corso di chimica a tavola dall'altro sono piu interessata alla biologia.A proposito,non si potrebbe fare un corso di genetica?Con diverse estrazioni di dna,ecc perchè da quanto stiamo facendo in classe è davvero affascinante come argomento.
A domani,Federica
ps:mi scusi se molto probabilmente ho scritto nella sezione sbagliata del blog,ma stavo rileggendo la favola di Fedro.
Posta un commento