venerdì 16 maggio 2008

Grigia giornata di maggio

Anche maggio ha grige giornate, il grigio che da noi stessi si riversa sul mondo circostante.


Mattina tra cilindri rotti da studenti in odor di vacanza, laboratorio usato come momento di relax, momento di chiacchiere e socializzazione:
prof, per favore ci lasci in pace.


"E' consapevole di se uno zigote?"

"No non è consapevole"

"Ma esiste. Ha diritto di esistere pur non essendone consapevole"

"Sì, perchè in futuro lo sarà"

"Ma se per qualche anomalia non ciò non succedesse, perderebbe il diritto di esistere?"

"Ha consapevolezza di se un animale, una pianta?"


Sconcerto...non si capisce mai cosa passi per la testa dell'insegnante, cosa vuole come risposta...

"Profe, ci dica cosa vuole che rispondiamo e noi le risponderemo proprio così",
come a dire prof per favore ci lasci in pace


Cambio di scenario: cellule parcheggiate in G0, esistenza sospesa o uniche cellule realizzate?

Cellule in frenetica rincorsa di una discendenza, saltato il G1, protese a continue mitosi

Cellule dei cui interruttori non sappiamo quasi niente e con le quali giochiamo inconsapevoli.

Ma è prioritaria l'interrogazione dell'ora successiva, prioritario lo studio dell'ultimo momento, l'insegnante tanto non si accorge mai di nulla.

"Che esistono le cellule già lo so e tanto mi basta":
prof per favore ci lasci in pace.


Come la nebbia non lascia cicatrici
(L. Coen)


Come la nebbia non lascia cicatrici
sul verde cupo della collina,
così non ne lascia il mio corpo su di te, né mai ne lascerà.

Quando il vento e il falco s'incontrano,
che cosa rimane di duraturo?

Allo stesso modo ci incontriamo,
io e te,
per poi rigirarci e dormire

Come tante notti resistono
senza la luna né una stella,
così anche noi resisteremo,
quando uno di noi sarà via, lontano.

Isaia 50

2
Perché, quando io sono venuto, non si è trovato nessuno?
Perché, quando ho chiamato, nessuno mi ha risposto?


7
...perciò ho reso la mia faccia dura come la pietra
e so che non sarò deluso.

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