lunedì 19 maggio 2008

Tragedie ricorrenti

Il nostro pianeta è instabile e prova ne sono le attività vulcaniche o sismiche che funestano diverse regioni del mondo, come succede ad esempio in questi giorni.


La mitologia indù descrive i pilastri della terra come otto possenti elefanti, quando uno di loro si stanca, abbassa e scuote la testa, causando in questo modo un terremoto.


Oppure per la tradizione giapponese i terremoti sono scatenati da un gigantesco pesce gatto, Namazu, che vive sotto terra, nel fango. Lo controlla il dio Kashima, ma se il dio si distrae il pesce gatto si scatena


Anche le dinamiche atmosferiche possono portare a inondazioni e catastrofi, indipendentemente da "l'effetto serra" che si cita sempre.


Infatti scorrendo miti e leggende si scopre quanto anche in un passato lontano e non industrializzato tali fenomeni dovessero essere frequenti.


Raccontano gli Apache, di essere giunti sulla terra dal Pozzo di Moctezuma, Ahagaskiaywa.


"E' un lago senza fondo e di sotto l'acqua si sparge dappertutto. Molti anni fa non c'era l'acqua nel pozzo e la gente viveva sotto, nella terra, ed era una buona vita. Ma venne un cattivo capo che maltrattò la figlia. La figlia divenne matta e maledisse tutta la gente. Il capo sapeva che sarebbe morto presto e che sarebbe venuta una grande inondazione, e allora ordinò che il suo cuore venisse seppellito sotto molta terra.


Così venne fatto e sulla terra del cuore il grano crebbe altissimo, fino a raggiungere la bocca del pozzo: quando venne la grande inondazione, la gente e gli animali poterono quindi arrampicarsi sul grano e mettersi in salvo.


Dopo molti anni ci fu un'altra inondazione e questa volta si salvarono solo una bimba e un picchio. I genitori avevano messo la bimba in una botte, che galleggiò per quaranta giorni e quaranta notti, e il picchio fece un buco nel legno perchè la bimba potesse respirare. Quando l'acqua se ne andò, la bimba venne fuori dalla botte.


Era la prima Donna e gli Apache discendono da lei"


Per le tribù chippewa un topolino rosicchiando la pelle di una sacca di cuoio nella quale era racchiuso tutto il calore del sole, fece sciogliere tutto il ghiaccio e la neve del mondo, provocando un'alluvione gigantesca


E nella letteratura troviamo altre testimonianze di quella che è normalità: Macondo nella foresta colombiana è completamente distrutto dalle acque (Cent'anni di solitudine di G. G. Marquez).


L'uomo del passato ha trasformato in mito lo scatenarsi della natura, cercando per questa furia una spiegazione, seppur fantastica, ma nello stesso tempo accettandola.

L'uomo di oggi tante spiegazioni le ha trovate, ha solo dimenticato come accettarle.



1 commento:

Annarita ha detto...

L'uomo del passato ha trasformato in mito lo scatenarsi della natura, cercando per questa furia una spiegazione, seppur fantastica, ma nello stesso tempo accettandola.

L'uomo di oggi tante spiegazioni le ha trovate, ha solo dimenticato come accettarle.
________________________

Pienamente d'accordo Anna Maria! Bel post, che dovrebbe indurre a riflettere profondamente...