domenica 2 novembre 2008

Scarpinocc de Par


Pranzo domenicale per festeggiare la laurea
Scelta prerogativa del novello dottore
Parre e "i scarpinocc"
(Meno male che non ha voluto lo strudel austriaco)
Partenza come al solito con la massima tranquillità, nel relax generale
Primo: una meta fuori dal mondo (mi perdonino i parresi)
Secondo: l'incognita della luce rossa lampeggiante "stop" sul cruscotto dell'auto (e si sa che per metterla alla prova non c'è nulla di meglio che una capatina in montagna)
Terzo: rientro obbligatorio per le 15.00 perchè Francesco deve vedere l'Atalanta e non ci fosse stata l'Atalanta c'era comunque il cinema con le amiche di Lucia
Quarto: mia suocera da recuperare ad Ambivere prima di sera
Quinto: dovrei anche preparare le lezioni e la verifica per martedì.
Tutto questo però passa in secondo piano di fronte alla vista del Serio gonfio per le piogge e di un verde tra il veronese e lo smeraldo, increspato di schiuma bianca.
Anche solo per questa vista la trasferta vale la pena.
Arriviamo al ristorante e ordiniamo i casoncelli (non tutti a dire il vero perchè le due fanciulle a Parre ordinano il pesce, piatto tipico delle nostre montagne)
I scarpinocc sono un tipo particolare di casoncelli bergamaschi, chiamati così perchè la loro forma ricorda lescarpe che le nonne e le mamme preparavano per i figli e i nipoti, cucendo pezza su pezza soprattutto di panno, ritagliando, modellando, ricavando infine sia tomaia che suola.
Cibo delle ricorrenze speciali perchè la farina bianca era un bene prezioso, vengono preparati bagnando la farina con acqua tiepida e con il rosso dell'uovo.
si lavora fino ad ottenere un impasto morbido che viene steso col mattarello, tagliata in dischetti con un bicchiere per ottenere il guanto o contenitore del ripieno.
Il ripieno degli scarpinocc è assolutamente di magro: pane grattuggiato, formaggio grattuggiato, uova, burro e..segreto delle massaie parresi.
Infatti cosa ci fosse dentro io non l'ho capito.
I dischetti sono poi piegati e sigillati ai bordi, a mo' di barchette e un tocco con l'indice imprime la cavità centrale (quando mia mamma preparava i casoncelli, questo era il mio compito)

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