sabato 1 novembre 2008

Fave dei morti


La tradizione vuole che il dolce tipico di queste feste dedicate ai defunti e ai Santi, nella cultura cristiana, siano le fave dei morti.
L'origine di questo dolce è legata all'usanza vecchia di secoli, per lo meno in alcune zone d'Italia, di consumare fave nelle “merende” che si tenevano tra i parenti del defunto immediatamente dopo il funerale.
Secondo una tradizione antichissima, le fave costituivano un mezzo di comunicazione diretto tra l'Ade - il mondo dei morti, collocato fisicamente nelle profondità terrestri - ed il mondo dei vivi. Ciò è probabilmente spiegabile con il colore del fiore, che è bianco maculato di nero. Il nero, simbolo del mistero, è molto raro tra i vegetali.
Erano considerate in grado di trasferire negli esseri viventi le anime dei morti: per questo motivo - per la loro facoltà di costituire, cioè, il tramite tra i defunti ed i vivi - esse erano presenti nelle cerimonie funebri in Grecia, in Egitto, a Roma e perfino in India ed in Perù.
In questo modo le “fave dei morti” costituivano una sorta di inconsapevole comunione tra vivi e defunti e quasi uno scambio materiale tra mondo terreno e regno dei morti

Le ricette sono tante, con leggere varianti e si possono realizzare con estrema facilità
Ingredienti:
-200 g di mandorle dolci pelate
-100 g di farina
-100 g di zucchero
30 g di burro
1 uovo
un pizzico di cannella
1 bicchierino di grappa profumata

Preparazione:
  1. Tritate le mandorle fino a ottenere pezzetti grandi più o meno come un chicco di riso.
  2. Mescolate in una terrina con lo zucchero, la farina, il burro, la cannella e impastate con le mani.
  3. Man mano che lavorate l'impasto aggiungete la grappa per dare la giusta consistenza. Questo ingrediente dà morbidezza e profumo: dosatelo con cura per avere un composto morbido ma non molle. Se necessario, aggiungete poca farina.
  4. Ricavate delle palline, grandi appunto come una fava, schiacciatele leggermente con il pollice e spennellate con il rosso d'uovo.
  5. Posizionatele su una placca coperta da un foglio di alluminio leggermente unto di burro e cuocete in forno per una decina di minuti finchè non saranno ben dorate.

Confesso, io le ho comperate


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