venerdì 21 novembre 2008

Entrata


Con la riduzione della durata di ogni lezione a cinquantacinque minuti onde non creare danno erariale ogni insegnante si trova in orario una diciannovesima ora da mettere a disposizione della scuola.
Così capita, come oggi, di dover effettuare una supplenza in una classe non mia.
Arrivo dopo l'intervallo, già in ritardo io, per aver dovuto localizzare la classe prima che mi è toccata in sorte ed effettuo l'appello.
Mancano ben sette alunni, dispersi per i corridoi.

Fiscalmente registro le assenze e quando i sopraddetti si decidono a rientrare prendo nota dell'orario: ore 11.10, avvisandoli che di tale ritardo dovranno render conto al coordinatore di classe.
Sommossa quasi immediatamente placata.

Solo uno tra loro si ostina a sostenere le sue ragioni, libretto delle giustifiche alla mano.
Su tale libretto infatti compare l'infelice frase che se l'alunno entra in classe entro i primi dieci minuti dell'ora non deve giustificare il ritardo.
Con la calma che mi contraddistingue e che ben conoscono i miei alunni, praticamente con la mia voce che deve essersi sentita per tutto il corridoio, segnalo quanto segue:

primo detta frase si riferisce alla prima ora di lezione ed è stata inserita per alleggerire il lavoro della vicepresidenza
secondo è del tutto sconsiderato pensare possa riferirsi a qualsiasi momento della giornata

terzo "non deve giustificare attraverso il libretto" non significa che il ritardo non debba essere annotato sul registro

quarto ritardi reiterati e non giustificabili si configurano come mancanza disciplinare

quinto è dovere del coordinatore prenderne nota, avvisare la famiglia, se lo ritiene necessario, eventualmente segnalarli per l'attribuzione del voto di condotta

ed infine se ciascun insegnante non segnala nulla il coordinatore si trova nell'impossibilità di svolgere il dovere sopra riportato.
L'alunno, investito da tanta furia, e di questo mi dispiace, probabilmente non risulta nemmeno convinto dalle mie argomentazioni.
Sicuramente ringrazia in cuor suo la sorte che non l'ha fatto capitare in una mia classe.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Quanto mi manca profe!!..pensi che il mio moroso si ricorda ancora che quando era in prima (sez I)si stava tirando i capelli con un suo compagno in corridoio e lei gli ha messo una nota sul registro. Quando me lo ha raccontato sono scoppiata a ridere e gli ho detto: "aveva ragione". Adesso lo obbligo anche a leggere il suo blog con me: voglio fargli capire da chi ha avuto l'onore di ricevere una nota sul registro!:-) moni

Anna Maria Rossi ha detto...

pensa che non mi ricordo per nulla della nota, ma conoscendomi non mi stupisco.:-) :-) :-)