martedì 21 ottobre 2008

Il gelato estemporaneo



Stamattina un alunno mi porge due libri mandatimi da suo papà.

Penso sia la prima volta in assoluto che mi succede. (spero il significato non sia: tenga e si informi)

Incuriosita comincio a leggere il primo di Davide Cassi, professore associato di fisica della materia all'università di Parma, e di Ettore Bocchia, chef creatore nel 2002 del primo menù italiano di cucina molecolare. (per me che ancora non ho assimilato le tecniche della cucina tradizionale, una bella sfida)

Ne riporto il Manifesto:

1 ogni novità deve ampliare, non distruggere, la tradizione gastronomica italiana

2 le nuove tecniche e i nuovi piatti devono valorizzare gli ingredienti naturali e le materie prime di qualità

3 sarà una cucina attenta ai valori tradizionali e al benessere di chi mangia, non solo agli aspetti estetici e organolettici

4 realizzerà i suoi scopi creando nuove testure di ingredienti scelti in base ai criteri sopra enunciati.

Così passo da ricette a base di cagliata d'uovo ottenuta a freddo con alcool, a salse a base di schiuma di lecitina, dai dolci a base di gel di amidi, a cotture in zuccheri fusi fino all'uso dell'azoto liquido in cucina.

Chiaramente rimanendo al livello della pura teoria (non mi sembra che l'azoto liquido sia già comparso sugli scaffali dei supermercati) col proposito qualora passassi da Bellagio di assaggiare i piatti preparati direttamente dallo chef (un proposito più, un proposito meno non fa molta differenza; sto pensando seriamente di prepararne una banca dati perchè finirò per dimenticarmeli)

Comunque, in attesa di fare gli assaggi, ringrazio caldamente il genitore perchè mi ha aperto nuovi orizzonti

2 commenti:

Daniel ha detto...

Della serie "Chimica in cucina"...

Anna Maria Rossi ha detto...

Già. L'anno scorso abbiamo rischiato di non partire (minimo ci vogliono 15 iscritti) quest'anno si sono iscritti in una trentina (non ci staremo in laboratorio): avrà contribuito il latte alla melamina?