giovedì 9 ottobre 2008

Attese


Poichè dall'ultima volta a parere del mio medico è passato troppo tempo, armata di un mucchietto di moduli bianco-rosa parto da casa per effettuare tutta una serie di accertamenti, con prima tappa il prelievo di sangue.

Tra i diversi ospedali a disposizione scelgo i Riuniti perchè è più facile trovare il parcheggio.

L'animo è predisposto alle lunghe attese, nella cartella tutto quanto fare durante le stesse.

Prima tappa l'accoglienza: la signorina gentilmente ti indica dove si trova l'accettazione.

Tempi richiesti: 20 secondi circa

Seconda tappa: prelevare il bigliettino per l'accettazione e rivolgersi allo sportello.

Tempi richiesti: 2 secondi circa e lo sportello è già lì a tua disposizione, il tempo per digitare un po' di codici e vieni indirizzato alla sala d'attesa

Terza tappa: sala d'attesa piena di sedie e di persone sedute.

Finalmente immagini ti possa sedere, togliere il soprabito, osservare un poco la variopinta popolazione che ti circonda, magari scambiare due parole con qualcuno, togliere l'agenda dalla borsa, preparare le domande da sottoporre agli interrogati, predisporre l'attività della settimana.

Niente di tutto questo: sul display i numeri corrono troppo velocemente, nel giro di tre minuti è già il tuo turno, non hai fatto nemmeno a tempo a metterti seduto che sei nel corridoio verso il box per il prelievo.

Legatura del braccio, due colpettini, l'ago che si infila, quattro provette che si riempiono fino all'orlo, ago sfilato (un po' troppo velocemente con conseguente sussulto), scuse della signora che ha effettuato il prelievo, cerotto con batuffolo di cotone e sei fuori.

In totale sono passati cinque minuti

Osservazione possibile: certo che agli Ospedali Riuniti sono super efficienti ed è da consigliare per chi non volesse perdere tempo

Però a me è sembrato di essere un pacchetto su un nastro trasportatore che senza intoppi ha percorso tutto il tragitto ed è stato scaricato all'esterno.

Sembrerà strano ma la coda mi è mancata

Mai contenta si potrà dire.

Già, mai contenta.


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