sabato 16 agosto 2008

Rientro

Per il momento finisce la parentesi al mare.

Dovendo rientrare nel fine settimana si decide per un rientro intelligente.

Scelta obbligata non solo dal condizionatore dell'auto che non funziona più, ma anche dal fatto che il meccanico ha staccato anche il compressore che fa partire la ventola di raffreddamento per cui ogni sosta a motore acceso porta la temperatura dell'acqua a 110° C e oltre.

Ma il giorno 16 di sabato, chi vuoi rientri?

Per sicurezza fissiamo la partenza alle ore 8.00/9.00

Ore nove: almeno un chilometro di coda solo al primo semaforo di Jesolo.

La notizia non mi sconvolge troppo perchè la tabella di marcia è fortemente disattesa.

Ore 11.50: finalmente tutto è caricato, compreso il gatto, che colta l'agitazione si era trovato un rifugio inespugnabile.

Dedicherò un intero post solo alle vacanze del gatto.

Nel frattempo però, la coda anzichè accorciarsi, si è allungata e non consola vedere una coda ben più lunga nell'altra direzione.

Forti della conoscenza del territorio, scoviamo viuzze e viette da usare come scorciatoia.

A differenza di tentativi dello stesso genere fatti in tempi passati oggi la sorte ci è benigna: non ci perdiamo nella campagna, non ci perdiamo nel centro di Mestre e arriviamo al casello dell'autostrada senza dover mai fermarci.

Lamentoso, il gatto continua però a cercare di attirare l'attenzione.

Se ne sta con la bocca aperta.

"Avrà sete" "Non morirà per un po' di sete" "Dovrà sputare una palla di pelo" Proprio adesso decide di farlo" "Forse deve fare i suoi bisogni, sta graffiando il fondo del suo contenitore"

Più per evitare sgradevoli conseguenze che per altro, sostiamo ad un autogrill.

Preso il guinzaglio e aperto il contenitore in luogo un poco appartato, si spera che il gatto si sbrighi.

Acquattato sull'erba, terrorizzato dal nuovo ambiente, strattonando il guinzaglio, l'ultimo suo pensiero deve essere quello di mettersi comodo.

Donna di somma pazienza, due minuti dopo decido che è meglio ripartire.

E superato il trauma il gatto si calma e si addormenta.

In realtà il traffico nell'ora del pranzo è abbastanza scorrevole perchè tutti i vacanzieri sembrano bloccati dalla necessità di mangiare.

Incuranti della fame si procede.

Le provviste caricate alla partenza vengono assalite dai soliti noti.

In meno di tre ore, nonostante la tappa per il gatto, siamo a casa.

In conclusione è stata una partenza intelligente

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