mercoledì 27 agosto 2008

Gli insoliti I

Il resoconto della Parigi che tutti conoscono è abbastanza noioso, soprattutto per chi legge.
Trovare degli aspetti insoliti è però abbastanza facile.
Visita a Versailles, obbligatoria, come tante altre tappe, tutte regolarmente effettuate, quasi il viaggio fosse un allenamento per il pellegrinaggio a Santiago de Compostela.
L'aspetto più degno di nota è la grande tenuta che si estende dietro al castello.
E' stato impossibile vederla tutta, ma è sicuramente meglio dell'interno della reggia.
Osservazioni personali: Maria Antonietta non era troppo sana di mente.

Farsi costruire un intero villaggio, la fattoria in miniatura, farsi costruire un teatro personale, farsi costruire una grotta, forse per meditare mah, non mi sembra molto normale.
Ma immediatamente a sua difesa vengono citati i diversi film o cartoni animati: poverina, le hanno tolto tutto quanto di austriaco aveva appena arrivata, compreso il cagnolino. Ah, allora è tutto chiaro...
Gli animali nella fattoria ci sono ancora: il pavone è però così pigro che se ne sta accovacciato nonostante tutti i sassolini lanciatigli contro.
La coda la vedremo un'altra volta.
In compenso vengono verso noi in processione strane oche magrettine, tutte con andatura dondolante.
Forse sperano in qualche boccone di cibo.
Ma i cartelli della protezione animale parlano chiaro: per la salute degli animali, non date loro nulla.
Scritti in francese, molti turisti forse non capiscono, perchè poco distante, piccoli pezzi di pane vengono gettati ai pesci gatto che accorrono, gettandosi proprio uno sull'altro alla ricerca del boccone.






Spettacolo poco edificante, ma potrebber far riflettere.



Maestosi gli alberi secolari, più strani quelli che bordano i viali, potati come fossero siepi, giardini alla francese che sembrano un'accozzaglia di fiori ma che nel complesso hanno anche una loro armonia.













Consiglio per i visitatori futuri: anzichè perdere il tempo in processione a visitare stanze del castello che non hanno nulla di speciale, salvo pochi angoli, spinti qua e là da tutti i turisti accalcati, dedicate più tempo al parco esterno.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Concordo, a Versailles, dopo aver ammirato l'imponenza della Reggia esternamente, non conviene assieparsi per visitarla dentro, troppi turisti, non si riesce ad apprezzare il luogo. Ma i giardini sono favolosi, occorrerebbe andarci soltanto per visitare la tenuta.

Di Maria Antonietta mi piace ricordare i suoi dolci preferiti, sto parlano dei famosi macarons. Li trovo deliziosi; adoro quelli alla rosa, ma non ho ancora assaggiato tutti i gusti...

Sopporto delle code davanti al negozio (se interessata poi ti dico quale)insieme a pazienti giapponesi per comprarne qualcuno che mangio poi seduta au jardin de Luxembourg.

salut, quel plaisir se souvenir de Paris
Maria Teresa