martedì 19 agosto 2008

Meduse



"Bimbo stupito per la medusa sulla riva

Con la paletta colpi vibrati a sbrandellarne il fantasma

Si allontana pago dell'impresa"



Con l'aumento della temperatura dell'acqua arrivano in prossimità della spiaggia numerose meduse.

Te ne accorgi, pur non entrando in acqua perchè talvolta la marea notturna ne scaraventa sulla riva qualcuna.

Al mattino, passeggiando ti imbatti nella massa gelatinosa e bombata oppure vedi un crocchio di persone attorno al cadavere.

Tanto leggiadre e leggere sono nell'acqua, tanto inconsistenti svaniscono pian piano sulla riva, evaporando al sole.

Persi i viola, i rosa, gli azzurri appena velati che coloravano l'ombrello.

Irriconoscibili le liane dei tentacoli fluttuanti nell'acqua.

Tristezza nell'osservarle.

Eppure sembra la provi soltanto io.

E' vero, gli cnidociti urticanti sfiorando la pelle conficcano il loro veleno fastidioso nel bagnante.

Ma è il bagnante che invade il territorio altrui, è il bagnante che intercetta la rotta.

Nessuna medusa urtata dalla tua presenza ti si scaglierà mai contro.

Ancora più triste osservare i bambini gioire vicino alle meduse morte, o peggio, catturarle nel secchiello, giocarci un po' e poi rovesciarle a morire nei cestini.

Con i genitori che plaudono.

Unica consolazione: la mia piccola che tra lo stupito e l'inorridito mi riferisce tanta barbarie


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