sabato 9 agosto 2008

Pioggia


Dopo quasi tre settimane nel pomeriggio arriva la pioggia.
Già dal mattino, osservando le Dolomiti lontane e velate dall’umidità, il cielo più scuro mostrava le prime nubi.
Un tuono, lontanissimo, preannuncia il temporale.
La cappa di afa che da almeno tre notti quasi ti impediva di respirare stagna però sul litorale.
Come presidiando la riva si oppone all’avanzata dell’aria più fresca.
Le nubi si avvicinano, il cielo diventa sempre più scuro, il sole a tratti scompare.
L’afa comincia cedere, spinta lontana da folate di vento sempre più intense, che si accavallano una sull’altra spingendo le nubi più avanti.
Un ultimo sprazzo di sole e poi comincia la pioggia.
Dapprima poche gocce, pesanti e rade.
Appena toccano il suolo, ne sparisce ogni traccia, dissolte dal calore intenso.
Poi sempre più continue mentre non ci sono tuoni, ma un brontolare continuo del cielo.
Un rombo si sostituisce all’altro con continuità.
Talvolta, perché più vicino, uno riesce ad imporsi ma è subito quasi risucchiato dal rumore di fondo e col fondo si mescola e sparisce
Luccica la strada, luccicano le foglie, l’erba del prato.
E’ un temporale tranquillo.si agitano solo le sommità delle canne di bambù così alte da superare quasi la casa
Però basta a pulire l’aria.
Tutta la sabbia sospesa è stata precipitata al suolo, respiri e ricordi che quello è l’odore dell’aria dopo la pioggia, un odore particolare. Ti sembra che ogni respiro sia più efficace.
Una scarica orizzontale e bagliori che si rincorrono tra le diverse tonalità di grigio delle nuvole
La pioggia riprende vigore, quasi l’ultimo canto del cigno, perchè già verso le Dolomiti il cielo si è fatto azzurro, le nubi bianche.
Tra poco il temporale sarà finito.
Mi spiace non essere seduta su un molo ad osservare il mare.

1 commento:

DAIDE ha detto...

Quello che conta e che il temporale non lavi via tutto...ciao