mercoledì 18 giugno 2008

Yin e Yang


Dovendo sistemare il Pof, con logica che ancora mi sfugge, mi sono distratta a leggere fiabe e leggende dal mondo.


Ne riporto una, cinese:


Yin e Yang


Chang E e suo marito Hou Yi, il prodigioso arciere, vivevano durante il regno del leggendario imperatore Yao (2000 a.C. circa).

Hou Yi era un valente membro della Guardia Imperiale che maneggiava un arco magico e scoccava frecce magiche.

Un giorno nel cielo apparvero dieci soli.

La gente sulla terra non riusciva più sopportare il caldo e la siccità che ormai continuavano da diversi anni.
L’imperatore decise allora di chiamare Hou Yi ordinandogli di tirare ai soli in soprannumero per eliminarli dal cielo e soccorrere così la popolazione.

Facendo uso della sua abilità, Hou Yi ne abbattè nove lasciandone solo uno.

La sua fama si diffuse, allora, fino giungere alla Regina Madre d’Occidente (Xi Wang Mu) nei lontani Monti Kunlun.

Essa lo convocò al suo palazzo per ricompensarlo con la pillola dell’immortalità, ma avvertendolo così: "Non devi mangiare la pillola immediatamente. Prima devi prepararti per 12 mesi con la preghiera e il digiuno".

Essendo un uomo diligente, egli prese a cuore il consiglio e iniziò i preparativi nascondendo, prima di tutto, a casa sua la pillola.

Sfortunatamente fu chiamato d’improvviso per una missione urgente.
In sua assenza, la moglie Chang E notò una luce fioca e un dolce odore emanare da un angolo della stanza.

Una volta presa la pillola nella mano, non riuscì a trattenersi dall’assaggiarla.

Nel momento in cui la ingoiò la legge di gravità perse il suo potere su di lei. Poteva volare! Non molto tempo dopo sentì suo marito ritornare e terrorizzata volò fuori della finestra.
Arco e frecce in mano, Hou Yi la inseguì per mezzo cielo, ma un forte vento lo riportò a casa.

Chang E volò dritta sulla Luna , ma quando arrivò, ansimava così forte per lo sforzo compiuto, che sputò l’involucro della pillola, la quale si tramutò istantaneamente in un coniglio di giada, mentre Chang E divenne un rospo a tre zampe.

Da allora vive sulla luna respingendo le frecce magiche che il marito le tira.

Hou Yi si costruì un palazzo sul sole ed essi si vedono il quindicesimo giorno di ogni mese.

Chang E e Hou Yi, simboli, rispettivamente della luna e del sole, sono divenuti espressione di yin e yang, negativo e positivo, buio e luce, femminile e maschile, ossia della dualità che governa l’universo.


Unico rammarico: ma perchè è stata scelta la figura femminile a rappresentare il negativo?

2 commenti:

Daniel ha detto...

Secondo la cultura cinese, la dualità rappresentata dal simbolo di Yin e Yang non indica il positivo e il negativo in senso morale. Quando si dice che sono opposti si intende una negatività simile a quella di una pila, semplicemente opposta a quella positiva, ma senza riferimenti a Bene e Male. Il rapporto di inamicizia descritto dal mito serve solo ad indicare la dinamicità di questa opposizione senza la quale non vi sarebbe alternanza di fasi.

E vero che lo Yin include i concetti di buio, vacuità, freddo e così via, ma se si pensa alle conseguenze della presenza di troppi soli nella storia (il sole è Yang), allora si capisce chiaramente che il positivo in senso oggettivo non ha valenza morale. E poi si tenga sempre conto che nel bianco c'è il pallino nero e nel nero il pallino bianco (che avrebbero un nome che adesso non mi sovviene).

Anna Maria Rossi ha detto...

sta di fatto che la moglie esce male dal racconto.
ciao