giovedì 26 giugno 2008

Cinque carpe

Ripenso al ragazzo morto per il gioco del salto sul tetto del treno a Pinerolo.

Scuoto la testa.

Ripenso al racconto fattomi stamane da un alunno di quattordici anni, al corso di recupero, durante il quale tutte le occasioni di intervento sono adatte pur di allontanare la teoria degli errori, le forze, le pressioni di Stevino e la spinta di Archimede.

"Sa profe, che ieri quasi morivo.." segue risatina

"Cioè?"

"Ieri sono andato a pescare sul fiume Oglio, insieme ad alcuni miei amici.

Però non riuscivamo a pescare nulla, nonostante i cambi di postazione e l'attrezzatura "straprofessional".

Vedendoci un pescatore vecchio (mi piacerebbe sapere cosa intende per vecchio..) ci chiama dall'altra parte del fiume perchè lui ha pescato già tanto e vuole regalarci del pesce.

Allora noi immediatamente ci tuffiamo per attraversare, ma sa che la corrente era fortissima e ci stava trascinando via tutti.

Però siamo arrivati di là e ci ha regalato cinque grosse carpe.

Abbiamo anche capito il nostro errore: noi usavamo i "cagnotti" mentre lui, pensi un po', usava le ciliegie..ecco perchè!"

"Già, anch'io tra "cagnotti" e ciligie, avrei preferito le ciligie"

"Ma profe, i nostri "cagnotti" erano bellissimi e si muovevano tutti".

Del tutto trascurabile che la traversata del fiume poteva anche finire in tragedia, c'erano in palio ben cinque carpe!

Forse è l'incoscienza che colora la vita.


1 commento:

Annarita ha detto...

Sì, l'incoscienza dell'età forse colora la vita,...ma a volte il colore può essere il nero, purtroppo!

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