domenica 28 settembre 2008

Ciclamini


Nelle vetrine dei fioristi sono ritornati numerosi i ciclamini, giusto per ricordarmi, ce ne fosse bisogno, che si avvicina l'inverno.

Sono i fiori che più facilmente mi muoiono senza che abbia ancora capito se sia perchè manca luce, manca acqua oppure ce ne sia troppa.

Eppure viene descritta come pianta facile da coltivare.


Gli antichi greci assegnavano a questo fiore virtù magiche a causa della sfericità del tubero e la predisposizione del gambo del fiore ad attorcigliarsi a forma di spirale se fecondato e associavano queste forme circolari al cerchio, figura magica rappresentante dell’eterno rinnovamento dell’’universo.

Infatti il nome ciclamino deriva dal greco “kyklos”che significa cerchio.

Le numerose leggende che gravitano intorno a questo fiore però sono, per la maggior parte, incentrate sul liquido velenoso contenuto nelle sue radici tuberose.
Un tempo si pensava addirittura che le donne in gravidanza dovessero evitare di passare vicino ai ciclamini, perchè l'influsso della loro linfa nefasta le avrebbe fatte abortire.
Nel linguaggio dei fiori vuol dire diffidenza, proprio perché le sue radici contengono una piccola quantità di veleno e per questo bisogna diffidare della sua bellezza e dei suoi presunti poteri magici. Non a caso c'è chi lo considera "erba del diavolo".


In effetti nel tubero è presente la ciclamina, un tipo di saponina (glicoside) che la pianta produce per difendersi dall'attacco dei funghi.


Poichè credo che a nessuno tra i miei venga mai la malsana idea di sgranocchiarsi un tubero di ciclamino ricomincerò a comperarli, perchè la speranza di vederli sopravvivere per più di quindici giorni è l'ultima a morire

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