sabato 9 febbraio 2008

Un sabato qualunque

Mattinata con pochi bagliori ed entusiasmi, tutti durante le lezioni in classe. Per fortuna nella scuola esistono gli alunni.
Proseguo con incontro sui massimi sistemi con il nostro Dirigente. Non credo esistano, come pare riferiscano i genitori, insegnanti che insultano gli alunni, li continuino a mortificare nelle loro aspettative per il gusto di annientarli godendo nell'attribuire loro in pagella l'esaltante valutazione UNO (saremmo proprio una genia di orribili mostri). Nel caso mi vediate così, per favore avvisatemi così che mi dia una regolata.
Tutto il pomeriggio girare come un mulino a vento alla ricerca di un prodotto antivirus, la licenza di quello in possesso scade a fine febbraio, in grado di funzionare sul mio computer evidentemente un po' obsoleto. Non ce ne è uno che funzioni col mio Window ME, oppure non l'ho semplicemente trovato. E mentre giravo due pacchi di verifiche abbandonati in attesa dei vivaci segni rossi con i quali li adorno normalmente.
Rientro e caterva di domande sulla formazione a distanza che viene particolarmente usata quando le verifiche diventano imminenti. E fioriscono allora i quesiti, magari gli stessi a cui si è data la risposta nella mattinata appena passata. Per fortuna la resistenza mia è maggiore di quella degli alunni e dopo un certo orario non arrivano più richieste nuove.
Ricominceranno domani...tutti noi ricominceremo domani a ripetere senza posa le stesse azioni, gli stessi pensieri, le stesse stanchezze.
Ho sentito che parte dopo tanti anni la gara automobilistica NewYork-Parigi.
E chiedere un periodo sabbatico e iscrivermi alla gara? Il difficile è trovare il finanziatore.
Intanto mi allenerò usando la mia, sempre che non finisca schiantata prima.

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