martedì 12 febbraio 2008

Corso aggiornamento

La scuola cambia. La scuola deve confrontarsi con l'Europa.
Ecco quindi servito un bel intervento di due ore come aggiornamento obbligatorio.
Confesso, nonostante l'interesse acceso per temetiche così costruttive, di non aver potuto partecipare all'intero corso poichè nel caos che ormai mi contraddistingue sono riuscita a concentrare tre attività sovrapposte, con l'occupazione di due aule contemporaneamente in un periodo nel quale le aule sono quasi tutte occupate.
Infatti in un'aula il gruppetto, purtroppo sempre più ridotto all'osso, della 2L sistemava il materiale per il concorso (e veramente mi dispiace che finiscano per essere sempre gli stessi a lavorare, magari anche con ripercussioni negative sul piano didattico), nell'altra aula il gruppetto del corso di recupero di chimica interessato più ai rapporti interpersonali che alla nomenclatura e al bilanciamento delle reazioni e infine in aula magna il corso di aggiornamento.
Ormai non ho più l'età per fare tante cose insieme e credo di non aver fatto bene nessuna delle tre attività.
Quando alle sedici e trenta ho finito di saltellare da una parte all'altra come un grillo e mi sono seduta in aula magna la tentazione di chiudere gli occhi e dormire un poco è stata enorme, mentre l'esperta ci diceva come la cultura scientifica in Italia non sia sentita come fondamentale (credo me lo dicano da trent'anni), come il nostro liceo tanto arioso faccia aprire le menti più di scuole chiuse e buie, come sia stimolante per i ragazzi guardare fuori dalla finestra e vedere gli alberi (se aguzza la vista può vedere anche le primule che stanno spuntando e la mimosa che sta per fiorire) e tante altre considerazioni di questo tipo. Alcune sono sicura di averle proprio perse mentre la mente andava per i fatti suoi.
Utilissimo però perchè così ci si rende conto di come a volte gli alunni seguano le lezioni, con il vantaggio che io non sono stata richiamata all'ordine mentre loro, poverini, con un'arpia come me per insegnante non possono neanche girarsi senza che un'occhiataccia li fulmini.
E' anche vero che non è mai stato incenerito nessuno.

Nessun commento: