martedì 2 novembre 2010

Ritorno


Subito dopo pranzo, in una giornata così grigia da scoraggiare le gite fuori porta, secondo le nostre intenzioni l'arrivo a casa è previsto per il tardo pomeriggio.
Asfalto viscido, laguna alta, Sile pieno, traffico poco.
Qua e là le macchie di arancione-giallo-rosso a rallegrare una campagna beige.
In auto il solito cicaleccio inconcludente, discussioni sfocianti in mezzi insulti, proposte di gioco, musica da scegliere, cuffie per isolarsi, qualcuno che vuol dormire
Lasciamo l'aereoporto di Venezia sulla sinistra e leggo "A4 chiusa proseguire sulla statale Romea verso Ravenna"
Come chiusa? Quando? Perchè?
Comincia la ricerca di informazioni precise.
Onda verde: pare che il blocco sia avanti, parlano di un fiume esondato, fiume mai sentito e quindi il nome si perde. Citano anche dieci chilometri di coda per deviare in A13
Richieste di informazioni più precise tramite telefono: ogni contattato fornisce versioni diverse.
Dalla carta stradale i fiumi citati fanno supporre diverse zone allagate
Urge prendere una decisione perchè ormai siamo a Mestre.
Scartata l'idea di seguire quanto suggerito perchè tutti prenderanno la Romea e quelli che entrano lo stesso in autostrada vanno verso la coda di dieci chilometri si opta per un percorso alternativo: andremo verso nord.
A niente valgono le proteste di tre dei quattro figli in quanto la carta stradale è nelle mani di Matteo e quando sceglie i percorsi lui, regolarmente ci si perde.
Così arriviamo a Castelfranco senza aver ancora capito dove l'autostrada sia effettivamente bloccata, nella speranza di poter rientrare dopo Padova
A Cittadella realizziamo finalmente che il blocco è più avanti: non basta neppure aggirare Vicenza, si potrà rientrare a Verona.

Considerazioni: ma se è allagata l'autostrada saranno nel caos più completo anche le strade vicine, ammesso non siano allagate pure loro.
A questo punto conviene andare a Trento.
Speriamo almeno di non finire sotto qualche frana o in mezzo ad uno smottamento.

A intervalli regolari "ma saremo a casa per le otto e mezza perchè io dovrei uscire"

Intanto è buio.
La strada è chiusa tra le sagome nere delle montagne, lateralmente ribolle il Brenta, si colgono bianche cascate d'acqua precipitare, fortunatamente lontano dalla sede stradale
Scrosci continui e sotto le gallerie piove anche più che fuori
Trento sembra lontanissimo
La valle si apre e costeggi bacini pieni zeppi d'acqua
C'è anche un lago, il Levico, annunciato dal cartello "attenzione all'acqua del lago sulla sede stradale"
Trento. L'autostrada del Brennero e il suo asfalto drenante. Ricomincia l'avvicinamento a casa.

Totale chilometri percorsi : all'incirca il doppio
Totale tempo di percorrenza: più del doppio

Ma che saranno mai se paragonati ai disagi degli sfollati?

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