giovedì 18 novembre 2010

Longitudine


Abbiamo appena descritto i metodi per determinare latitudine e longitudine.
Se per la latitudine nel passato non sono sorti problemi particolari, poter determinare la longitudine è stato più complicato.


Gli stessi Galileo, Newton, Halley, per lungo tempo avevano invano cercato un metodo per determinare con precisione la longitudine, cioè lo scostamento nella direzione est-ovest dal punto di partenza.

Il Parlamento inglese (dopo che nel 1714 la flotta reale aveva perso in un unico incidente 2000 uomini che si trovavano su quattro navi finite sugli scogli in acque che dovevano essere loro familiari) promise una ricompensa di 20.000 sterline (milioni di euro oggi) a chi avesse trovato un metodo pratico e funzionale per il calcolo della longitudine in mare.

Venne proposto l'uso di un orologio in grado di mantenere l’orario di Londra durante la navigazione. In ogni luogo del mondo, stabilito l’orario locale dalla posizione del Sole (al culmine della sua parabola a mezzogiorno) si poteva determinare quanto si era lontani da Londra, a patto di conoscerne l’orario in quello stesso momento. La differenza in tempo diventava una distanza, in gradi, sul parallelo: una distanza angolare dal meridiano di riferimento... la longitudine.

Gli orologi del tempo, basati sul pendolo, non erano adatti a questo scopo, e assolutamente inaffidabili se soggetti al movimento delle navi, e a condizioni instabili di umidità, temperatura e pressione.
L'orologiaio autodidatta John Harrison dedicò la propria vita a perfezionare un orologio sufficientemente preciso, idoneo ad essere utilizzato in mare per determinare la longitudine.

Harrison realizzò più di un orologio, costruendo prototipi sempre più precisi e di dimensioni sempre più contenute. Dal primo, pesante oltre 30 chili, alla versione “da taschino” del diametro di 12 centimetri.
Al Royal Observatory sulla collina di Greenwich sono custoditi tutti gli orologi di Harrison (perfettamente funzionanti e caricati quotidianamente) e la rotaia più famosa al mondo, coincidente con il meridiano di riferimento, il separatore tra est ed ovest, la "longitudine zero".

Si trovano descritti anche altri metodi, a volte solo fantasiosi a volte molto crudeli

Il più atroce di questi metodi era basato sulla Polvere di Simpatia.
La Polvere di Simpatia, o Unguento Armario, era una sostanza che si doveva spargere sull'arma che aveva prodotto una ferita, o su un panno intriso del sangue del ferito. In tal modo la ferita guariva più rapidamente, anche se il ferito si fosse trovato lontano.
Se sull'arma che aveva colpito, anziché la Polvere, però si fosse posta una sostanza fortemente irritante, il ferito ne avrebbe ricevuto una impressione di dolore acuto
Quindi sarebbe bastato prendere un cane, procurargli un'ampia piaga, coricarlo su una nave in viaggio negli oceani, procurando di tenere la piaga aperta.
Ogni giorno a un'ora concordata, poniamo a mezzogiorno, nel luogo di partenza se qualcuno avesse posto una sostanza irritante sull'arma che aveva ferito il cane, il cane ne avrebbe risentito subito l'effetto e avrebbe guaito di dolore.
In tal modo, sulla nave si poteva sapere che in quel momento era mezzogiorno sul meridiano di partenza e, conoscendo l'ora locale, si poteva dedurre la longitudine.

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