martedì 2 novembre 2010

Mare di novembre




Un rumore cupo, sordo, continuo
Non può essere il mare.
Deve essere il mare.
Ma perchè in tempesta?
Non c'è vento

Devo andare a vedere

Non importa se è notte

L'auto si muove in quella che sembra una città fantasma.

Le autorimesse vuote e spalancate
Hanno rimosso le cabine, persino le docce
Buio e frastuono
Avanzi guidata dalle luci di un peschereccio al largo

Appare bianchissima la schiuma là dove l'onda si frange
Vedi solo linee bianche, tre o quattro.

Il faro lontanissimo


Ritorno di giorno

Pensavo grigio.
Perchè poi grigio?
Solo il cielo è grigio

Tutto il resto è ocra
La sabbia, il mare, le onde, l'acqua torbida dei fiumi in piena

Identico il rumore
Gabbiani volteggiano alti

Rami accartocciati depositati ovunque

L'odore acre del mare
Ritrovo le mie orme

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