lunedì 29 novembre 2010

Inverno

Ormai ci siamo




La fanciulla di neve

La fata Primavera era molto triste.

Avrebbe dovuto porre fine al freddo e con ciò abbandonare Snegurocka, la figlia avuta dal vecchio Inverno.

Il Sole, geloso, condannò la bimba a morire se mai si fosse innamorata di un uomo.

Inverno temendo che il Sole infondesse sentimenti d'amore nel cuore della figlia, tali da fondere il suo cuore fatto di ghiaccio, la nascose nella casa di un contadino

Lasciata dunque la foresta dove viveva sola, Snegurocka si trasferì nella nuova casa, ma non era felice, e per distrarla, Kupava, la sua migliore amica, la invitò alle proprie nozze e le presentò Mizguir, il fidanzato.

Questi si invaghì subito di Snegurocka e abbandonò Kupava, che si rivolse allo zar per averne protezione.

Lo zar non sapendo come risolvere la faccenda le invitò alla festa di propiziazione della fine dell'inverno.

Durante la festa la fanciulla di neve restò immobile immersa nella sua tristezza glaciale

A sera Mizguir le confessò il suo amore.

Snegurocka ne restò colpita e decise di tornare nei boschi a supplicare la madre di farle dono dei sentimenti d'amore.

La fata Primavera apparve portando una ghirlanda di fiori per la figlia: la giovane sentì mutare dentro di sé qualcosa e andò incontro a Mizguir.

Un sentimento nuovo, un'emozione mai provata prima, spinse la fanciulla ad accettare la proposta di matrimonio.

Sulle nozze che si stavano per celebrare, Mizguir invocò la benedizione dello zar, ma un raggio di sole, simbolo dell'amore, colpì la fanciulla che, sciogliendosi, scomparve.

Il giovane disperato e affranto dal dolore si gettò nel lago.

Dissoltasi la figlia del gelido Inverno, il sole ricominciò a splendere.

(favola russa)

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