domenica 27 luglio 2008

La talpa

Osservi il prato in perfetto ordine: dopo il taglio dell’erba e la sistemazione delle piante ha finalmente riassunto l’aspetto di un giardino.
Ad un tratto l’attenzione viene attirata da un cumulo di terra anomalo.
Una collinetta che si staglia a rovinare tutto l’effetto estetico.
Sotto il prato abita una talpa.
Pazientemente appiani di nuovo la terra smossa augurandoti sia stato un caso, una talpa di passaggio che ha voluto riprender aria e che non transiterà più.
Il pensiero viene rimosso da tante altre faccende che incombono.
Ma poi ritorni dopo un po’ a guardare il tuo prato e di collinette adesso ne sono comparse quattro, di cui due anche enormi.
Cominci ad innervosirti e ti ritornano alla mente i cartoni animati con protagonista una talpa dispettosa oppure era solo un coniglio ma dispettoso lo stesso.
Riappiani cercando di scovare il foro in mezzo al cumulo e dalla successione delle protuberanze il percorso della galleria sotterranea.
Osservi per un po’, in attesa di vedere sbucare l’animaletto preceduto dalla terra smossa.
Non succede proprio nulla e poiché non puoi passare l’intera giornata ad aspettare la sua comparsa lasci perdere.
Qualche ora e di montagnette è pieno il giardino.
Successione di pensieri che si accavallano: ma di talpe ce ne deve essere più di una per aver effettuato così tanto lavoro in poco tempo e da un momento all’altro potrebbe implodere tutto il giardino perché sotto deve esserci un intreccio di gallerie che lo attraversa tutto.
Riemerge anche lo spirito assassino: al corso per i presidi medico-sanitari (leggi conseguimento patentino per i prodotti antiparassitari di classe I e II) sono stati nominati i veleni da insufflare nel terreno per stanare le talpe.
Ma gli appunti per leggere il nome del prodotto specifico e soprattutto il patentino per poterlo comperare sono rimasti a casa.
Armarsi di santa pazienza e mettersi a pattugliare il giardino in modo da intervenire con una vanga al primo cenno di terra smossa onde assestare un bel colpo in testa? (tipo il gioco “acchiappa la talpa”)
Ma no, scavi tranquilla anche lei, riappianerò le collinette se proprio mi danno fastidio.
E in fin dei conti, che fastidio mi danno?
Avrò un originale giardino bitorzoluto.

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