mercoledì 2 luglio 2008

Dulce de leche

Da qualche tempo mia figlia maggiore è stata colta dalla sindrome dell'arte culinaria, in particolare la dolciaria, ed è sempre alla ricerca di nuove ricette da sperimentare.

Poco male se non fosse per la sua capacità suprema di sparpagliare impronte unte su tutti i mobiletti della cucina, renderla inagibile per almeno tre ore, consumarmi chili di burro, cioccolato, marmellata, zuccheri strani fatti acquistare appositamente, col risultato di produrre dolci che fanno ingrassare solo a guardarli.

Per evitare i miei continui rimbrotti è riuscita a reperire anche una ricetta semplicissima che non dovrebbe creare problemi: quella del dulce de leche, una marmellata argentina al gusto mou


Ingredienti
1 litro di latte, 300g di zucchero, 1 stecca di vaniglia, bicarbonato
Preparazione

Mettere il latte e lo zucchero in un recipiente (di capacità almeno di due litri) e a fuoco moderato girare costantemente per almeno venti minuti, dopo di che aggiungere la vaniglia (continuando sempre a girare) e poi il bicarbonato poco alla volta
(il bicarbonato ha la funzione di asciugare l’acqua dal latte, aggiungendo il bicarbonato il latte fa molta schiuma, per questo bisogna a stare attenti ad eventuali fuoriuscite di latte dal recipiente - abbassare la fiamma per qualche istante o se il caso levare il recipiente dal fuoco per qualche secondo. Cosi facendo il bicarbonato riduce di molto i tempi di cottura)
Continuare a girare fino a che diventa denso come il miele e di colore marroncino.
Tempo di preparazione 1 ora o poco più.
Servite in coppette.

Le origini della crema di latte sono incerte, si ritiene fosse stata inventata per conservare le grosse quantità di latte prodotte.

Esistono però anche numerose descrizioni leggendarie

Si narra che nel 1829, Juan Manuel de Rosas si trovava a Cañuelas, provincia di Buenos Aires, quando ricevette la visita del Generale Juan Lavalle, di cui non era proprio amico.
Rosas era uscito dall’accampamento e Lavalle si mise a dormire nella sua cuccetta.
All’inserviente, che stava preparando la “lechada” (latte e zucchero), non piacque che il nemico del suo padrone si riposasse nel suo letto.
Uscì così per avvisare e dimenticò il latte sul fuoco, che continuò a cuocere lentamente sulle braci.
Quando Rosas tornò lasciò dormire l’avversario e l’inserviente tornò in cucina.
La sua lechada era diventata marrone, ma era buonissima.
Era nato il dulce de leche.
Era il 17 luglio 1829


Comunque ogni nazione sudamericana ne reclama la paternità.


Spero solo che nel prepararla non mi bruci il pentolino e non faccia traboccare il contenuto sul fornello creando quelle simpatiche incrostazioni che si puliscono in un attimo e senza fatica solo negli spot televisivi.



2 commenti:

ROSA E OLIVIER ha detto...

"E'l naufragar m'è dolce in questo mare."...!?

Ciao e un caro saluto!

Anonimo ha detto...

Buon giorno profe! Sempre per restare in tema di dieta avrei un quesito da porle. E' vero che adottando una dieta schifosamente ricca di albume d'uovo e praticando regolare attività fisica si può ottenere una muscolatura molto definita e non "gonfia"? Ovviamente lungi da me l'idea di provare simil dieta. In fondo 2 anni di corso "A tavola con la chimica" e 5 anni di lezioni mi sono serviti a qualcosa!!! Il mio interesse è puramente scientifico.
A presto, Mauro