giovedì 8 aprile 2010

Lo scricciolo


Per cominciare una fiaba:

L'aquila e lo scricciolo stavano verificando chi dei due potesse volare più alto.
Il vincitore sarebbe divenuto re degli uccelli.
Lo scricciolo partì per primo, dritto verso il cielo.
Ma l'aquila lo raggiunse, librandosi agevolmente in grandi cerchi nell'aria.
Lo scricciolo era stanco, così, appena l’aquila passò, zitto zitto si sistemò sull’ampio dorso dell’aquila.
Alla fine, l’aquila cominciò a stancarsi.
«Ma dove sei, scricciolo?», gridò.
«Sono qui», rispose lo scricciolo, «solo un po’ più in alto di te».
Fu così che lo scricciolo vinse la gara.

scricciolo

Poi la zoologia:


l più piccolo della famiglia dei troglodytes, pesa circa 9-10 grammi e misura circa 9-10 cm. Si presenta con una corporatura compatta e arrotondata con una piccola coda tenuta spesso eretta e sia il maschio che la femmina sono caratterizzati da una colorazione uniforme del piumaggio, senza dimorfismi sessuali.

Il dorso è di colore bruno-rossastro così come le ali che però presentano una leggera barratura bruna, mentre il petto è di colore più chiaro.

Anche la coda e il capo sono di colore bruno-rossastro con un sopraciglio chiaro e un becco di colore nero molto sottile, tipico degli uccelli insettivori.

La caratteristica che lo contraddistingue maggiormente e che lo rende facilmente riconoscibile è il portamento, sopratutto quando si sposta sul terra poiché assume una posizione particolare, che gli permette di spostarvi velocemente, con il petto basso e la coda alzata.

Il canto di questo uccello è molto vivace e forte, tanto è vero che è quasi impensabile che un uccello così piccolo riesca ad emettere dei suoni che possono essere uditi anche a molta distanza.

E’ un uccello molto vivace e dinamico e predilige posarsi spesso a terra, dove si muove con grande agilità e velocità, tanto da assomigliare ad un piccolo mammifero.

Dotato di una grandissima curiosità, lo scricciolo spesso si intrufola nei posti più disperati, passa da un cespuglio all’altro e perlustra tutto ciò che lo incuriosisce e che richiama la sua attenzione.



E infine in Irlanda esiste la processione dei Wren Boys che si tiene il giorno di S. Stefano, conosciuto anche con il nome gaelico La An Droilin, il giorno dello scricciolo.

Lo scricciolo (in inglese wren) è uno degli uccelli più piccoli, ma emette suoni molto poderosi e spesso viene chiamato “il re degli uccelli”.

Esistono due storie che possono spiegare la celebrazione dello scricciolo il 26 dicembre: una racconta che uno scricciolo cinguettante rivelò ai soldati romani il nascondiglio di S. Stefano, che fu catturato e ucciso; l’altra storia afferma che nell’VIII secolo uno scricciolo diede un colpo su un tamburo durante l’accerchiamento nascosto di un campo vichingo da parte dei soldati irlandesi e per questo motivo questi ultimi furono scoperti e uccisi. E’ soprattutto la prima delle due leggende a spiegare la caccia allo scricciolo nel giorno di S. Stefano.

Bambini e bambine indossano vestiti stracciati e si coprono o dipingono i visi e vanno di casa in casa intonando una rima, spesso accompagnata dal suono di violini, armoniche e corni, che solitamente fa così:

The wren, the wren the king of all birds,

St Steven’s day he was caught in the furze,

Up with the kettle and down with the pan.

Give us some money to bury the wren.

Questa tradizione risale a un tempo molto antico, in cui veniva ucciso uno scricciolo e il suo cadavere veniva appeso a un ramo di agrifoglio e portato in giro. Oggi non si permette più l’uccisione dell’uccellino, ma al posto del corpo dell’animale si mette un’effige appesa al ramo di agrifoglio e si continua la visita porta a porta da parte dei ragazzini. Di solito a questi vengono offerte birra e pudding e i più giovani di ogni casa visitata si uniscono alla combriccola finché non si da vita a un gruppo numeroso di ragazzini del vicinato che passano di porta in porta a chiedere un’offerta.





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