giovedì 26 gennaio 2012

Calcestruzzo

Prima lezione del corso " Dal Cemento al Grattacielo" progetto Liceo-Università
Argomento: La chimica del cemento
Parte teorica introduttiva seguita dalla preparazione di provini di calcestruzzo in laboratorio.
Una dozzina gli alunni presenti, generalmente attenti e anche interessati

Breve ripasso sui legami, i materiali da costruzione e il loro comportamento se sottoposti a sforzo.
Richiamo alla tecnologia già presente presso gli antichi Romani che hanno realizzato la cupola del Pantheon con un prodotto molto simile al ben più recente cemento Portland, mescolando pozzolana e calce.
Passaggio al calcestruzzo e al calcestruzzo armato
Sembra ci si addentri nel regno dell'empirismo puro: la formula potrebbe essere....oppure essere....oppure essere. Insomma la certezza di una bella formula, anche solo mineralogica, è ancora materia oscura.
Anzi, non è neppur detto che il manovale nel realizzare la ricetta scritta dal progettista ci si attenga in modo scrupoloso.
Dopo tutto con gli additivi a disposizione (fluidificanti, acceleranti, ritardanti la presa) chissà quali reazioni avvengono nella pasta che si sta mescolando.
Viene esaminato anche il problema dell'arrugginimento delle armature, l'importanza del pH del manufatto e la peste ione cloruro responsabile del degrado dei nostri ponti conseguente la pratica di spargere sale sulle strade per evitare la formazione del ghiaccio.
Forse troppa carne al fuoco per un'ora o poco più di lezione.



Volendo applicare quanto appreso scendiamo in laboratorio per preparare i nostri campioni.
Tocchiamo quindi con mano cosa significa empirismo nella preparazione del calcestruzzo.
Pesati l'inerte (sassolini forse un po' troppo grandi per i nostri beker), la polvere di cemento (e disponiamo sia di cemento generico sia di cemento bianco) e l'acqua, ci accorgiamo immediatamente che le bacchettine di vetro sono poco adatte al mescolamento
Il nostro prodotto assomiglia poco al materiale visto occasionalmente durante lavori edilizi: sembra un agglomerato di sassolini appiccicosi
Di constatare l'aumento della temperatura dovuto alla reazione esotermica poi non se ne parla nemmeno. Neppure il termometro digitale registra variazioni superiori ai due decimi di grado (malignamente penso provocate dal semplice mescolamento)
Dopo i due provini di calcestruzzo optiamo per l'uso della semplice polvere di cemento impastata con acqua.
Almeno in questo caso il risultato è una morbida pasta.
Qualche piccolo colpetto al recipiente per far salire verso l'alto le bolle di aria ed è tutto pronto
Etichette incollate, materiale a riposo in attesa della maturazione e delle prove che effettueremo presso i laboratori di Dalmine in un prossimo incontro
Polvere, sassolini, materiale appiccicoso sulla bilancia, sui banconi, nei lavandini, nei cestini
Per fortuna ci siamo limitati a piccole quantità perchè mi basta il disastro provocato.
Due studenti più volenterosi restano incastrati nei lavori di pulizia nonostante l'orario di termine lezione sia ampiamente superato



Il bilancio per me è positivo, l'esperienza è anche stata divertente.

Pare si sia divertita anche la nostra docente universitaria che salutandomi mi dice :"Sa, è un conto dire queste cose dalla cattedra, in teoria, e un altro mettersi a preparare il materiale adattando le ricette ponderali alla situazione reale che si presenta, di volta in volta diversa"

Potrei risponderle "Ma per me in cucina è la norma succeda così" ma non vorrei che la mia fama di pessima cuoca si espandesse troppo.

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