mercoledì 22 aprile 2009

Frammento di Venezia II


Nel pomeriggio la motonave ci porta al Torcello.
Una dopo l'altra le isole sfilano a destra e a sinistra battute da onde grigie, quasi metalliche.
Vorrei guardassero quanto scorre loro davanti, osservassero le fonderie prima, il succedersi della tavolozza di Burano poi.
Ma qualcuno gioca a carte, qualcun altro mangia (noto che mangiano in continuazione e se non mangiano bevono), altri si scattano fotografie l'un l'altro e fuori può esserci Venezia oppure qualsiasi altra città ma pare del tutto indifferente.
Metterli in uno scantinato garantendo loro un giorno di vacanza verrebbe apprezzato nello stesso modo?
Si staglia il campanile impacchettato del Torcello e la superficie dell'acqua mostra anelli in espansione: gocce di pioggia copiosa lavano l'attracco, il viale, i campi e il canale che iniziamo a costeggiare.
Nel grigio dominante il suo verde appare ancora più bello.
Cerco di penetrare quella superficie lucida ma sotto non si vede nulla.
Arriviamo alla deviazione resa necessaria dai lavori di sistemazione perdendo il Ponte del Diavolo che congiunge la parte abitata dell'isola a quella adibita alla coltivazione. Oltre ad esso solo un ponte privato di Venezia localizzato in Rio di San Felice non ha le spallette, che sono i parapetti che normalmente qui possiedono i ponti.
Proprio per questo probabilmente veniva usato per "Le guerre dei pugni" fin dal '300, nel periodo tra settembre e Natale.
Le lotte potevano essere di tre tipi: un incontro di boxe singolo (la Mostra), un combattimento multiplo (la Frota), la lotta per la conquista del ponte (Guerra Ordinata). Non essendoci spallette a protezione su quei ponti molto spesso i contendenti cadevano in acqua. Le Guerre dei Pugni provocavano molti feriti e, più raramente, anche dei morti. Con la crescita delle animosità nelle dispute si dovettero proibire nel 1705.
Guardo il ponte imbragato ma non c'è nessun gatto nero.
La leggenda vuole che durante le notti di luna piena sia possibile vedere sopra a questo ponte il Diavolo in persona, sotto forma di un gatto nero
Però non è notte e non c'è la luna piena.
Arrivo alla chiesa completamente bagnata, la nostra guida ci racconta un po' di storia, visitiamo la basilica e ritorniamo al nostro battello, sempre completamente bagnata.
Ma non importa: per nulla al mondo avrei fatto inserire Murano al posto del Torcello
Nel breve tragitto, poichè sono sempre l'ultima, il rumore della pioggia ti isola e ti immerge nel silenzio e nella calma.
E per un attimo vorresti rimanere lì per sempre

Nessun commento: