venerdì 12 dicembre 2008

Santa Lucia

La sua festa liturgica ricorre domani, il 13 dicembre; antecedentemente all’introduzione del calendario moderno (1582) la festa cadeva in prossimità del giorno del solstizio d’inverno (da cui il detto “Santa Lucia il giorno più corto che ci sia, oppure come variante, la notte più lunga”) ma non vi coincide più avendo adottato il nuovo calendario (differenza di 10 giorni).

Il solstizio d’inverno è il sabbath di Yule per la wicca, festa in cui se celebra appunto il primo riavvicinamento del sole, del Dio Padre, alla terra. la Dea Madre. Questo spiegherebbe in un’altra ottica il fatto che una santa porti regali per festeggiare questo momento dell’anno.

Secondo alcuni, la tradizione dei regali è rintracciabile nel Medio Evo e, più precisamente, nell’età dei Comuni. Pare che in quell’epoca in cui le città limitrofe del Nord e del Centro Italia erano in perenne lotta le una con le altre, una in particolare della Pianura Padana (l’allora Longobardia) attraversasse un periodo di rovinosa carestia. Gli abitanti di un comune maggiormente benestante, colti da compassione, partirono alla volta della città “nemica” portando generi alimentari che distribuirono per le strade avvolte nel buio. Non è certo se ciò sia veramente accaduto e se effettivamente abbia coinvolto Piacenza e Cremona, piuttosto che Milano e Lodi o Bergamo e Brescia.

Chi, qui da noi, non ha mai fatto l'estenuante coda per consegnare la letterina con le richieste?

Proprio per questo, ben sapendo quanto il proverbio ricordato prima sia radicato sul nostro territorio, mi sono azzardata a chiedere nella verifica di astronomia degli anni precedenti di giustificarlo, sperando che gli alunni ricordassero la riforma gregoriana.

Risultato:

"Notoriamente d'inverno c'è brutto tempo, le nuvole rendono più scuro il cielo e quindi la notte sembra più lunga" (guardo dalla finestra e l'alunno non aveva tutti i torti)

E ancor meglio:

"Poichè i bimbi sono in trepida attesa dei regali, sembra che il tempo non passi più e quindi la notte sembra più lunga"

Ma anzichè sfruttare questo aggancio per una riflessione sul tempo e sulla nostra valutazione dello stesso, impietosa ho sbarrato la risposta.

Si consolino quindi gli alunni di quest'anno: domande come queste sono state loro risparmiate dall'accorciamento del quadrimestre che ci ha per il momento precluso il discorso relativo ai calendari

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