domenica 28 dicembre 2008

Icone


Non solo lettura, più o meno impegnata, durante le vacanze natalizie.
Anche la visita alle mostre. Prima nell'ordine la visita a "Icone. Parola di Dio scritta nei colori" presso il Museo d'arte e cultura sacra a Romano di Lombardia.

La nostra guida ci ha spiegato come si preparavano le icone a partire dalla tavola di legno, come si preparasse il fondo utilizzando quali mordenti l'albume d'uovo o la mucillagine di storione, come si iniziasse a dipingere partendo dalla base e lasciando gli occhi per ultimi.
Perchè quando si dipingono gli occhi, l'icona prend vita.
Uno spaccato della vita russa dal XVII al XIX secolo, uno spaccato sulla diversa visione degli avvenimenti descritti nei Vangeli dagli ortodossi.
Mi sono rimaste anche curiosità irrisolte.

Perchè ad esempio, vicino al ritratto della Madonna, vengono dipinti un angioletto nero alla sua destra e un angioletto rosso alla sua sinistra?
Fosse in un'unica icona potrebbe essere un caso, ma compaiono nella quasi totalità delle esposte.
Angioletto, poi non è nemmeno il termine appropriato.

Perchè con quattro ali sono i cherubini.

Occasione per ripassarsi tutta la
gerarchia angelica
Così come la diversa visione dell'annunciazione, il significato dell'iconostasi, il culto attribuito a Costantino, la rappresentazione di Gesù che non è mai bambino ma ha sempre il volto di un adulto e persino nella capanna di Betlemme è già avvolto nel sudario.


Se per caso passaste nelle vicinanze di Romano vi consiglio la visita

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