martedì 31 maggio 2011

Tifeo

L'esame di Stato si avvicina

Continuano le simulazioni di terza prova

Continuano i commenti alle tracce proposte

"Ma non aveva altro da scrivere Ovidio?" "Ma dobbiamo fare anche la parafrasi?"

"La prossima volta vi metto direttamente la traccia in latino così sperimentate la pluridisciplinarità"

E in cuor loro pensando ai compagni di Alzano a cui sono toccata in sorte un unico altro commento "Poveri..."

Immensa sulle membra di un gigante si distende l'isola

di Trinacria: sotto il suo enorme peso tiene schiacciato

Tifeo, che aveva osato aspirare alle sedi dei celesti.

Lui, è vero, si agita dibattendosi per rialzarsi,

ma sopra la sua mano destra sta Peloro, vicino all'Ausonia,

sopra la sinistra tu, Pachino; Lilibeo gli preme le gambe,

sopra il capo gli grava l'Etna; e Tifeo riverso sul fondo

dalla bocca inferocito erutta lava e vomita fiamme.

Spesso si sforza di rimuovere la crosta che l'opprime

e di scrollarsi di dosso città e montagne:

allora trema la terra e persino il re dei morti teme

che il suolo si squarci, che una voragine ne riveli i segreti

e che la luce irrompendo semini tra le ombre terrore e caos.

Ovidio, Le Metamorfosi, Libro V



Il Candidato, utilizzando un massimo di 25 righe, delinei come il tentativo degli antichi di inserire in un unico quadro fenomeni geologici diversi sia quasi pienamente riuscito nella Tettonica delle Placche




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