giovedì 10 marzo 2011

Liceo-Università




L'ultima parte del corso organizzato dal nostro Liceo con l'università di Bergamo prevede tre lezioni con la mia presenza.

Giovedì scorso il dott. Andrea Remuzzi ha sviluppato il tema delle "colorazioni" nella microscopia.

Unica vera novità, rispetto al corso di istochimica dei miei tempi universitari, è stata la trattazione digitale delle immagini, l'uso di filtri atti ad accentuare alcuni particolari.

Molto più istruttiva la lezione di oggi dedicata nella prima parte alla bioingegneria e nella seconda alle applicazioni cliniche dei tessuti artificiali

Gli studenti, pochissimi per la verità, adesso avranno ben chiaro il ruolo dello scienziato, del bioingegnere e del medico nell'affrontare in sinergia sia i problemi di diagnosi, sia i successivi interventi sul malato

La parte più affascinante è stata quella relativa alla progettazione e realizzazione della pelle artificiale, della cartilagine e dei vasi atti a sostituire quelli danneggiati.

Caratteristiche del supporto che verrà poi pian piano distrutto dai macrofagi: minima antigenicità, minima fibrogenicità, resistenza meccanica, atossicità, degradabilità controllata, emocompatibilità, tridimensionalità, microstruttura, assenza contaminazioni, sterilizzazione

Materiali utilizzati: collagene, fibroina, agar, gel di alginati, acido ialuronico, acido polilattico, acido poliglicolico, copolimeri, caprolattame

Tecniche collaudate da anni al punto che gli ospedali inviano le cellule prelevate tramite biopsia alle ditte specializzate e dopo una quindicina di giorni ricevono campioni di pelle per il trapianto e studi ancora in fase iniziale con prove effettuate sui maiali per la realizzazione di vasi sanguigni.

In conclusione: due ore ben impiegate


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