domenica 24 maggio 2009

Saffo


Quando morta giacerai, mai più
si ricorderanno di te, per sempre:
più non vedrai le rose della Pieria,
ma oscura ti aggirerai nelle case di Ade
aleggiando tra i morti neri...
* * *

Di ghiaccio divenne il loro cuore e le ali si chiusero.

* * *

Come la mela dolce
rosseggia sull'alto del ramo,
alta sul ramo più alto:
la scordarono i coglitori.
No, certo non la scordarono:
non poterono raggiungerla.

Come il giacinto sui monti,
i pastori calpestano con i piedi,
e a terra il fiore purpureo


* * * * * * * * * * * * * * * * * * * * *

O diletta, da cui compitai il mio lungo commento,
o donna straordinaria
vela che adduci ad un porto

o storica magia
o dolce amara
essenza
delle muse coronate
di viole e fiori,
viola pur te stessa,

perchè mai l'abbacinante sgomento
di un amore ingiustamente negato?
A. Merini

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