martedì 12 maggio 2009

L'anfora

Consiglio la lettura della fiaba, forse indiana, a tutti quelli che si sentono inadeguati, perchè accettando le proprie debolezze possano vedere anche i propri pregi.




Un portatore d'acqua aveva due grosse anfore appese alle estremità di un bastone che portava sulle spalle.

Una delle due aveva una crepa e, mentre l'altra anfora alla fine del lungo cammino dal ruscello alla casa del padrone portava un carico intatto di acqua, l'anfora incrinata arrivava mezza vuota.
Per due anni il portatore d'acqua continuò ogni giorno a compiere il suo cammino dal ruscello alla casa del padrone consegnando un'anfora e mezza d'acqua.
Naturalmente l'anfora perfetta era orgogliosa dei propri risultati perché adempiva agli scopi per cui era stata modellata. Ma la povera anfora incrinata si vergognava della sua imperfezione e si sentiva inadeguata perché riusciva a compiere solo metà del lavoro.

Dopo due anni trovò il coraggio di parlare al portatore d'acqua mentre erano presso il ruscello.
"Mi vergogno di me stessa e voglio scusarmi con te". "Perché", chiese il portatore "Di che cosa di vergogni?". - "Durante gli ultimi due anni sono riuscita a portare solo la metà del mio contenuto perché la crepa sul mio fianco fa sì che l'acqua sgoccioli per la strada fino alla casa del padrone. A causa del mio difetto tu devi lavorare di più e non vieni ricompensato per i tuoi sforzi" disse l'anfora.

Il portatore d'acqua provò pena per lei e le disse: "Mentre torniamo alla casa del padrone vorrei che tu guardassi i fiori lungo il sentiero".
E, mentre risalivano la collina, la vecchia anfora scheggiata notò il sole che illuminava i variopinti fiori di campo a lato del sentiero, e questa visione la rallegrò.
Ma alla fine del percorso si sentiva ancora demoralizzata, perché di nuovo aveva perso metà del suo contenuto, e di nuovo si scusò con il portatore.

Egli disse all'anfora: " Hai notato che i fiori erano solo dalla tua parte del sentiero? Questo succede perché io ho sempre saputo del tuo difetto ed ho cercato di trarne vantaggio. Ho piantato dei semi dalla tua parte del sentiero, ed ogni giorno mentre ritornavamo dal ruscello tu li hai innaffiati. Per due anni io ho raccolto questi fiori per adornare la mensa del mio padrone. Senza il tuo difetto, il padrone non avrebbe avuto tanta bellezza per rallegrare la sua casa."




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