venerdì 3 febbraio 2012

Art

Questa settimana si cambia completamente genere.

Art di Yasmina Reza, regia Giampiero Solari, con Alessandro Haber, Alessio Boni e Gigio Alberti





Al solito le mie riflessioni perchè per recensioni di gran lunga migliori basta un giro in rete.

Grandi pannelli bianchi scendono dal soffitto e permettono scorrendo la variazione della scena.
Tela reale, tutta bianca e tele proiettate: ognuno ha il suo quadro
Mi attira sempre molto la coreografia
Pennarello nero, insignificante pennarello nero di cui si perde il tappo, significante pennarello nero con cui viene tracciato lo sciatore sulla tela oggetto di tanti dissidi, pennarello nero lavabile


"Sous les nuages blancs, la neige tombe. On ne voit ni les nuages blancs, ni la neige. Ni la froideur et l'éclat blanc du sol. Un homme seul, à skis, glisse. La neige tombe. Tombe jusqu'à ce que l'homme disparaisse et retrouve son opacité. Mon ami Serge, qui est un ami depuis longtemps, a acheté un tableau. C'est une toile d'environ un mètre soixante sur un mètre vingt. Elle représente un homme qui traverse un espace et qui disparaît. " 



Non mi piace il linguaggio dell'esordio, l'insistenza nell'uso di quei termini e non mi piace che il pubblico rida.
E' vero, qualche battuta è proprio felice ma nel complesso l'opera è tristissima.
E' triste l'acredine, sono tristi gli insulti, le recriminazioni, è triste un epilogo basato sulla menzogna.

Stavolta il pubblico non si alza, non scappa.
Continua ad applaudire, in particolare Alessandro Haber per la sua bravura.
Ed è stato veramente bravo e spontaneo nella sua recitazione
Ma mi chiedo il perchè di tanto entusiasmo rispetto all'altro spettacolo


In chiusura la messa all'asta della tela bianca per raccogliere fondi a favore del Cesvi di Bergamo: due le tele bianche vendute 

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