venerdì 28 gennaio 2011

Paul Celan






ATTRAVERSO LE RAPIDE
Attraverso le rapide
della tristezza,
sfiorando

il nudo specchio delle piaghe inferte:

là si fanno fluitare i quaranta

tronchi di vita
scorticati.
Unica tu, nuoti
controcorrente, tu

li conti, li tocchi
tutti.

DORMI DUNQUE
Dormi dunque
e il mio occhio
rimarrà aperto

la pioggia colmò la brocca

noi la vuotammo

la notte germinerà un cuore
il cuore un breve stelo
ma per mietere è troppo tardi
falciatrice.
Vento notturno
così candidi sono i tuoi capelli
candido ciò che mi resta
candido ciò che perdo
ella conta le ore
e io conto gli anni
noi bevemmo pioggia
pioggia, bevemmo.


CON ALTERNA CHIAVE

Con
alterna chiave
tu schiudi la casa dove

la
neve volteggia delle cose taciute.
A seconda
del sangue che ti sprizza
da occhio, bocca ed orecchio
varia la tua chiave.

Varia la t
ua chiave, varia la parola
cui è concesso volteggi
are coi fiocchi.
A seconda del vento che via ti spinge

s'aggruma attorno alla par
ola la neve.






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